Rassegna storica del Risorgimento
VENEZIA ; CAPPELLO (FAMIGLIA)
anno
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1915
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pagina
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827
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Alcvm pagine di patriottismo 827
Tozze, condotti nulle prigioni di quella fortezza. Da pochi giorni era stato colà destinato a Direttore il SIg. Schuchenaur, ex Diret-tore della Casa di pena di S. Alessandro a Milano. Era un nomo di nieza età, bruno di carnagione, alto di statura e di aspetto barbero. Oi accolse con modi piuttosto aspri, per cui in quella sera ci fece una triste impressione, ma ben presto abbiamo trovato invece, elio era di ottimo cuore, rigoroso bensì, ma nei limiti delle sue attribuzioni, e condiscendente in tutto ciò che non lo compromettesse con i suoi superiori, per cui conserveremo noi tutti per esso grata memoria.
Entrati nel cortile di quello stabilimento il Direttore destinò i camerotti a pian terreno a ciascun di noi e fummo così compartiti : al N. 8 A. i due fratelli Nob. Boni ini e Simeone Duri.
"N". 8 B. il Dott. Carlo Lombardini, il Kob. Gaetano Grezza n Guerra, il Dott. Giovanni Li paracela, il Dott. Daniele Fraucesconi, il .Nob. Gio. Batt. Rio resini ed io.
H. 11 x due fratelli Gerlin, padre e tiglio Brenna ed Antonio Gal-legar i.
Passando dinnanzi al camerotto N. 9 abbiamo osservato eli e eranvi dei detenuti e questi ci dissero, stando alla rerriata del balcone : Oomgglùj oorapijio e>nnpn</iii di sventura . Seppiato dappoi clic erano cinque detenuti Lombardi, cioè:
Luigi Stabilirti, possidente di Pavia.
Giovanni Cantelli, Impiegato all' Università di Pavia.
Angelo Casale, Impiegato al Tribunale di Pavia.
Giacomo Dott. Filippi, liigcgncrer ,uii'e di Pavia, ed il. giovanetto Francesco Beretta, d'anni Jìf 'Climi.., tessitore; di Como, carcerato per sospetto di aver cooperato alla diserzione di soldati
austriaci*
Appena entrati nei r1efcti-vT camerotti quel Sig. Direttore venne a ritirare le nostre generali ed i connotati personali, e poi ci fu tolto quel poco di denaro che si aveva, l'orologio, e perfino le vere dalle dira, spesso .care memorie, di estinti p.trenti. Abbiamo chiesto se ci' si dava qualeue cosa da mangiare,, e ci fu portato un po' di pane e formaggio. Dopo -ciò fimmo chiuse le doppie porte a. ,:grànrl;t catenacci di quel carcere, che un piccolo lumicino attaccato nel mezzo del sonito rischiarava fiocamente.