Rassegna storica del Risorgimento
VENEZIA ; CAPPELLO (FAMIGLIA)
anno
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1915
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pagina
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839
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Alcune pagine di patriottismo 889
Sig. Amministratore sembravano poco disposti di sollecitare la nostra partenza, colla quale sarebbero finiti i guadagni, e le iiisn-gerie. Queir Amministratore fu allora costretto a rendere i conti, i quali già, o bene, o male dovevano avere la nostra approvazione; ed a consegnarci i nostri effetti, ed il denaro che a ciasmn di noi spettava. Siccome in quei paesi non si conosce che la carta monetata, e le nostre famiglie ci avevano mandato denaro effettivo, così quell'Amministratore non poteva che renderci danaro, e vedendo quei signori una qualche somma tutta in oro, ebbero a confessare clie colà non si era mai veduto tanti denari in oro.
Quel Sig. Direttore moveva altri ostacoli per rilasciarci i passaporti, adducetelo che doveva attendere delle istruzioni, ma noi, Stanchi di quella procedura, abbinino stabilito che due dei nostri si portassero alla Delegazione di Kouiggratz por sollecitare le consegue delle carte di via. Di (fatti il Co. Agostino Guerrieri e Francesco Baldisserotto si portarono colà e fecero in modo di avere una raccomandazione pel Commissario Distrettuale di Jerouiitz, ove tosto si recarono ed ancora nella sera abbiamo tutti avuto le cosi dette carte di legittimazione per l'interno, le quali ci servivano di passaporto. Niente sapeva difcnttociò il Sig. Siirr, e (pianilo si fu la marti uà seguente siamo andati ad avvertirlo, e ciò avveniva nel 30 agosto, che quella sera con la corsa delle ore 8 saremmo partiti per Vienna, perchè ci avevamo procurato da noi le carte necessarie. Voleva egli trovare altri impedimi-nti, ma fu tutto inutile, ed in quella sera, fatto venire un omnibus al cai-cere abbiamo caricato tutto il nostro, bagaglio* e noi a piedi traversando JoseplHtadt e per i lunghi passeggi*; cranio andati verso le ore 7 alla Stazione della ferrovia. Era. già sparsa la notìzia che i prigionieri Italiani partivano a quell'ora, sicché il paese fa tutto in movimento, e le donne specialmente ci davano il saluto. Lungo la via molti soldati erano venuti a darci il buon viaggio, e quando giungemmo alla Stazione trovammo che era stato vietato ai soldati semplici di entrare iti-quel recinto. Nel cortile però della stazione vi erano molto .Si'-guore e molti graduati militari, ì quali tutti si mostrarono verso di noi coifòtiàjt gentili, e perfino lo stesso Sig. Generale Comandante era venuto; darci; faddii. Il p; Siirr in tanto sbuffava dalla rabbia, perche eravamo riesciti a distruggere quanto egli forse macchinava, cioè a farci fare il viaggio a poste