Rassegna storica del Risorgimento
VENEZIA ; CAPPELLO (FAMIGLIA)
anno
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1915
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pagina
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840
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*40 a. Oafflelto
rotte con itinerario prefisso, e eli-Marti che questo fosse il no progetto lo abbiamo veduto dappoi, per quanto fece coll'Aleardi che si era fermato quella sera a Josephatadt, con intensione di amiate nel giorno seguente a vedere Praga. Il Siivi-, dopo essere stato a rimproverare il Commissario di Jeromitz per avere! rilasciato le earte di legittimazione, si portò dall' Aleardi per avere di ritorno quella carta. Avvenne tra loro un forte alterco, ma V Aleardi li a dovuto rinunciare il viaggio per Praga, ed invece munito di altra carta gli fa prefisso il ritorno per Vienna.
Partiti adunque alle ore 8 della sera del 30 agosto da Joseph-stadt giungemmo a Vienna per tempo la mattina seguente del 31. Colà ci-siamo divisi e ciascuno prese la via che più gli piaceva per ritornare in patria. Io con qualche altro amico mi sono fermato a Vienna tutto quel giorno, e non abbiamo potuto partire che la sera del giorno successivo, cioè del 1 settembre, onde approfittare della ferrovia diretta per Trieste.
A Venezia intanto era pervenuta la notizia della nostra scarcerazione; ma la Polizia rispondeva in modi misteriosi alle nostre famiglie, affine di torturarle fino all'ultimo momento. Noi però da Vienna abbiamo telegrafato; sicché a Venezia già si sapeva che molti di noi sarebbero arrivati col Vapore nella mattina nel 3 settembre.
Giunti a Trieste nella sera del 2 settembre, alla mezzanotte ripartimmo col vapore per acqua alla volta di Venezia. Con quali contrarle emozioni venisse da noi fatto quel viaggio è impossibile Io esprimersi. La mestizia* idi ritornare in patria aneora sehiava, la gioia di poter abbracciare i parenti, e gli amici, formavano un tale contrasto nel nostro: cuore e la meMe, Ara. .cosi; preoccupata, che sembravamo divenuti automi; Seimonchè stando sopra coperta allorché viddi da lungi Venezia, una laici-ima mi spuntò dagli occhi e dovetti esclamare: povera pàtria w/a, anatra lo tttranieirò ti cai penta j ma ben altre lagrime mi sgorgarono dagli occhi pensando ai miei diletti figli ohe avrei presto baciato. J battiti del cuore mi si fecero frequenti ed un gelo mi corse per le vene- che mi pareva essere assalito da febbre.
Alle ore 6 circa del mattino giungemmo a Venezia. La gente era già affollata lungo la riva degli Schiavoni, ed in Piuzzetra> Grande numero di ìjarcne e gondole* al teudevaito ed al nostro