Rassegna storica del Risorgimento

PADOVA ; MUSEI
anno <1915>   pagina <848>
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E. Michel
Belativi alla seconda occupazione francese (1801) dopo il trien­nio del Governo austriaco sono due diari, P uno di Girolamo Poi-castro, autore anche di un Compendio storico degli avvenimenti accaduti nella città di Padova o ad essa appartenenti dal 1787 a tatto il 1794 , l'altro di Iacopo Oapitamo. Tutti e due (b. P. 1001 II e 118, VI) cominciano a narrare gli avvenimenti dalla partenza degli Austriaci e dal ritorno dei Francesi in Padova il 10 gen­naio 1801 e giungono fino alla partenza del generale Dauvergne, comandante la piazza, e all'ingresso del generale austrìaco Koto-linski il 6 aprile dello stesso anno. Tutti e due deplorano le con­tinue requisizioni cui andarono soggette la città e la provincia da parte dei Francesi, ma il Polcastro si dimostra anche in queste lamentele abbastanza equanime e sereno, mentre il Oapitamo si ri­vela aperto avversario dei Francesi e con fatti e aneddoti si in­dustria di porre in rilievo la malvagità dei nostri oppressori e a nostra disgrazia.
Pei tempi successivi alla restaurazione del 1815, cioè per il periodo non breve del Governo austriaco ha notevole importanza la Cronaca civica di Padova dal 17 giugno 1820 al 30 giu­gno 1830 (B. P. 153, X), compilato da Giovanni Scardova per incarico della Congregazione Municipale, che, alla sua volta, ne aveva ricevuto invito e suggerimento dalla B. Delegazione provin­ciale. Promossa da autorità governative, questa cronaca, come è facile immaginare, risulta di una nuda e; semplice esposizione, di fatti ed avvenimenti cittadini, installazioni di podestà, feste pub­bliche, processioni, fiere, apertura di strade, arrivo e passaggio di prìncipi, disMliJxiòiii di premi, origine e fondazione di istitu­zioni nuove, fra le altre quella della Casa di ricovero e delle squa­driglie dei pompieri. Secondo le prescrizioni dichiarate nella lettera della R. Delegazione, in data 17 aprile 1820, la cronaca non con­tiene alcun rilievo e in via di ragionamento o di riflesso .
Assai più copiose e di contenuto interamente politico sono le carte e i documenti che si riferiscono all'anno più fortunoso della rivoluzione italiana. Merita particolare ricordo una copiosa raccolta di documenti a stampa, in ordine cronologico, dal 19 marzo al luglio 1848, che comprende proclami, bandì, bollettini di guerra, indirizzi della Congregazione Municipale, poi del Comitato di di­fesa e d'ordine pubblico, e del Comitato Provvisorio Dipartimentale, avvisi, circolari, canti pati-lotici e inni nazionali {B. P. 1390).