Rassegna storica del Risorgimento
ALBANESE ENRICO ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno
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1932
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325
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L'Ini perùtore doveva tuttavia ricorrere di nuovo al Forn-taull! per riorganizzare l'esercito e perciò non appena questi fn giunto a Milano, fu incaricato di riprendere il dicastero della guerra Il momento era invero gravissimo. 11 Fontanelli vi si accinse e in pochi giorni riuscì a fornire nuove truppe al generale Bonfanti per resistere nelle valli Bresciane e al colonnello Negri per impedire dal colle dell'Aprica un'invasione austriaca in Valtellina. Inoltre coi superatati e coi volontari organizzò due reggimenti die mandò tn soccorso al Maroli sul Taro, una piccola divisione che inviò di rinforzo allo Zucchi, alcuni battaglioni al Ponti che difendeva il passo del Spmpione e tremila uomini al Pino clie si dibatteva in angustia nelle Romagne.
Aveva appena compiuto questi miracoli, allorquando il 16 aprile 1814 il principe Eugenio lo chiamava a Mantova per averlo vicino nell'angoscioso istante in cui firmava la capitolazione col generale Bellegarde. In virtù dì questo patto le truppe francesi dovevano abbandonare l'Italia e le italiane conservavano le loro posizioni. Osoppo, Palmanova, Venezia e Legnano erano consegnate agli Austriaci. Una deputazione italiana doveva essere inviata a Parigi per rappresentare presso; i monarchi alleati gli interessi dell'esercito italico. Fontanelli e Bertoletti furono scelti per questo incarico.
Il principe Eugenio, dopo aver salutato i francesi che rimpatriavano, iUchiarò di rimanere al suo posto, volendo fino all'ultimo curare il bene di quel popolo al quale aveva conservato per 12 anni ogni sua cura.
Intanto Milano era funestata da tristi avvenimenti; la plebe sollevatasi inferociva contro il ministro Prina e lo assassinava, il Viceré non giungeva in tempo ad accorrere da Mantova per impedire l'eccidio, l'anarchia stava per innalzare il suo sanguinoso stendardo.
Tali disordini ebbero per risultato di affrettare: l'occupazione
austrìaca.
Infatti il 23 aprile fft il principe Eugenio assentì alla domanda del conte dil Bellegarde di occupare le rimanenti parti del Regno, e il 26 si accomiatò con un memorando proclama, dall' esercito e dai popoli d'Italia.
Il 28 aprile 1814 l'avanguardia del generale Neiperg entrava in Milano. La Lombardia e la Venezia ritornavano provincie austriache.