Rassegna storica del Risorgimento

ABRUZZO ; CARBONERIA ; CLERO
anno <1932>   pagina <338>
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d'Ahrw7;o eblitì tm-carattere repubblicano: altri borbonico; ;6 Jfcin-cesco jSòiardioue (6) tibur i'w moTtatfcMco: :e favorevole al1 AinsttA;; al quale storico PÙJJWM jBBSd * dMoatt. fm :<*os?ì ; persie n*ait in dal 1813, il Ministro GinseppeVZurlo consigliasse ai Sovrano*'. dichiarare tutti soldati gl'ìulami l'arUouai'i ff rperidifi ft Mtusa. sa­puto a Bologna la sottimossa degli' Àliruxseid, Incesse pnmre sfcye--ìamente i capi, tra cui il Mar allibi qnalì,. stabilito tp 0:vec]t(j. provvisorio' e annalaato i I vessillo dai tue oloiub -cosso, nero e cele­ste, eòme avevamo fatto i Carbonari della Calabria citeriore, altro-non volevano clic là Cosi ittlzione. Nelle condizioni, in cui gli Stati italiani si trovavano, era già molto se potevano aspirare a<l nti go­vèrno costituzionale, ;ciioè a libertà fondate sullo statuto;,, Mei qual setìso bisogna, secondo il pensiero del Rousseau, intendere la Ije* pubblica (7). Rasi congiuugevano al sentimento umanitario della Massoneria il sentimento nazionale.
La Curia romana non poteva favorire la nuova setta . come aveva <5ondannato i Frammassoni, -così condannò i Oarhona-ri. bastò conoscere i programmi, i riti e i discorsi di queste SoefaHìa e d'altre aflini, per combatterle. L'editto del Cardinal Consalvi, Se-etàaio (ti Stato da l'io VII, pubblicato col nome del viceegfetji-rlo (il Cardinale Pacca) il 15 agosto .1814, riguarda i Carbonari del­lo Stato pontificio e ricorda, per dimostrale la coni "milita degl'iàife segna nienti della (Jliiesa, tó Costituzioni di Clemente XII Bene­detto XJT contro queste infernali conventicole : Fnna del 2f aprile 1738, l'altra del 1S maggio 1751. La Chiesa, per mezzo dei Vescovi, se ne valeva per tutti gli Stati e, come abliiam veduto, anche l'Arcivescovo di Oliteti le richiamava alla memoria dei sa­cerdoti d'Orsogna. Ma, cautamente <liceva loro: Ohe sia ><>sso io consigliare; in mi affare tanto geloso? Il Governo di Gioacchino Mnrat, esaltato come Generale e come Sovrano, vigeva ormai, da sei anni, e si poteva; considerare legittimo. Contro i Carbonari, di­venuti una forza, non si poteva tifi pai'lare ite agire' seaza grave pericolo. Oltre i magistrati e in generale le persone coite, ne l'aee-
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