Rassegna storica del Risorgimento

ABRUZZO ; CARBONERIA ; CLERO
anno <1932>   pagina <339>
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va pai? te.,, spontaneamente o m 11 basso clero, die formava la parte democràtica e rivoluzionaria della Società. Appresso vi ap­partennero 1 pegiofi clementi, necessairi più- essi alle .selife, ip.é? :Mf ;tfclÌGOrreuzM, sono i più audaci. Ohi dunque poteva rispettare le leggi, le disposizioni ecclesiastiche, e: non lo facevamo neppure i prèti, clic avrebbero: dovuto darne l'esempio?' Ohe disordiuè quindi nelle coscienze! Glie "sovvertimento delle leggi :8tesse.! M a-i.one: la (IMesa si mostrava severa e colpiva gli associaci'ti Ili Carboneria con pene spirituali e amiche materiali, quando erano ecclesiiasta,.
Guglielmo Be).èv con un linguaggio assai mordace, i'n una nota della sua Relazione al re Ferdinando 1 (8), osserva che un tempo la Chiesa, lungi dallo scomunicare i Carbonari, faceva predicare da' monaci e da' preti che .bastap! i segui carbonici, perche . Pietro aprisse le porte del Paradisot m y, verità è che la Chiesa non ammette, uè tollera le Società segrete, e quando si accorge del fine ehe hanno; li turbare o riformare con atti di ribellione gli or­dinamene civili e religiosi, grida al pericolo. La verità- è che la Gaife boneria, come ingannò Gioacchino Murat, lasciandogli credere che fosse al suo servizio e a lui favorevole, nel nome di Gesù Cristo Gran Maestro della Carboneria m, com'era della Massoneria, ingan­nò sulle prime la Chiesa e coloro che ne facevano partev Ma' alcuni riti carbonici, le eresie, contenute in certe preghiere dei Carbonari, erano cose troppo manifeste per potersi considerare con leggerezza. Chi, a tacere di altro, uosce dOctÉmenti pubblicati dal prof. Au­gusto Pierantoni, sa che nello Stato pontificio v'erano Carbonari, i quali pensavano di farne dono... all'Austria (9).
La Chiesa, nel proprio Stato, poteva fai- uso di mezzi gravis­simi per punire i colpevoli. Nel Regno di Napoli e altrove i1 mezzi erano.,, ai paragone, limitai Mandato a morte Gioacchino Marat, che aveva nella sua vita destato non pochi entusiasmi e acceso in­vano, coi suoi proposi ti, -nazionali speranze, i Carbonari non eb­bero, come credevano, .sostegni e favorì dal re Ferdinando: li com­battè anzi apertamente ini pedi le adunanze o le 'Cnxen.tkvo.]e . aerano i Carbonari* ma ne vendite, né naraeehfe costituivano
(8) notazione tM fj'/nirmie WipllMwir -Papa uìh Un Fittrilduiméu l kMiWà. hi LtìMm fruì J82 affilia stouurla di Crq.uet4,
Wìj? Oar'bomrl dallo Maio Pmll>flvi riwrwtb dalie ivvmtLtxlùjjà austoia-fìluc mi itcyitQ L>irìnii-ao-''->it'h> iis-iT-isar/i- ftm-iraient i inediti pubblicati dal prof. Augnato flemmoni. Voi, 2. Soelotu editrice Daut ÀligbM* Roma, 1.014).