Rassegna storica del Risorgimento

MODENA ; MUSEI
anno <1932>   pagina <381>
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IL MUSEO GIVK'0 DKL RISO W UMETTO IH MODENA
La felice idea ili creare e di istituire iu Modena il Museo Civico del Risorgimento ebbe ila sua causa occasionale. Nel 1884 la citta di Torino teneva là prima Mostra generale del Risorgimento ita­liano e fu invitata ;i parteciparvi anche Modena, che vi figurò degna­mente con mia decorosa Eaccolta di cimelii e documenti, i quali di ritorno da Torino per pratiche ben riuscite del Sindaco Senatore ftiuseppe Triani. non vennero -restituiti ai loro proprietari, Hip accet­tarono di depositarli in una saletta dell'Archivio storico comunale. Nel 1888 Bologna teneva la sua- esposizione del Risorgimento, e Mo­dena, come gli studiosi sanno dal magnifico Catalogo del Fiorini, ÈÉ ebbe una delle parti preminenti : anche questa volta te cose espo­ste a Bologna furono destinate ad accrescere quelle primamente raccolte. Modena, ricca di tante memorie patriottiche, non poteva non avere il suo Museo Civico del Risorgimento- ed ecco che quel primo nucleo invogliò il Prof. Luigi Picaglia a propugnarne la fon­dazione. Nel 1893 un gruppo di cittadini elesse una Commissione esecutiva che nel dicembre di! quell'anno lanciava un manifesto alla cittadinanza, col quale essa veniva informata che d'accordo col Municipio si sarebbe creala nel Museo ri vico una speciale sezione destinata a Museo del "Risorgimento.
Dicevano quelle egregie persone, presiedute da un uomo dei -migliori, il Dott. Carlo Boni, nome non oscuro agli studiosi (Mie scienze naturali e caro per invili benemerenze:
u Poche sono le citta della penisola che abbiano ragione al pari1 di Modena di avere un Museo, nel quale 5 riunisca tutto quanto ha relazione .col Risorgi mento passio naie, giacché la città nostra ebbe sempre nei titanici moli per la liberazione ed unificazione della Pa­tria una parte pHncìpnlissima ; e nelle cospirazioni ordite per scuo­tere il giogo degli uppressori, e nelle battaglie combattute per cac­ciare dal suolo italiano lo straniero, i! figli suoi generosamente con­corsero, e Mie più belle pagine della storia dell'epopea nazionale