Rassegna storica del Risorgimento
UNIT? ITALIANA ; NAPOLEONE I
anno
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1933
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pagina
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L'idea dell'Unità italiana nell'età napoleonica 5
tato insegnare qualche cosa : la rivolta e la guerra per i diritti nazionali della Corsica, in cui! brillarono le màschie parole e gli atti generosi di Pasquale Paoli e dei suoi seguaci (1) ; ma le illusioni del cosmopolitismo politico erano cosi accecanti che la rivoluzione còrsa era rimasta quasi] inavvertita Fu necessario che corresse il sangue della rivoluzione francese, e che si accendessero gli aspri contrasti tra il vecchio mondo cadente e i nuovi ideali democratici, già lungamente preparati nel vasto movimento filosofico e politico, perchè quelle illusioni cadessero.
Ora, bisogna dirlo, la caduta fu in Italia più rapida che altrove, ed essa promosse la resurrezione degli ideali unitari. La rivoluzione francese era appena scoppiata, e già, fin dal 1790, quella strana e potente figura di agitatore e pensatore, che risponde al nome di Filippo Buonarroti, riparato allora in esilio dalla sua Toscana nella Corsica, e rimasto poi sulla breccia per più di quarantanni, cominciava a costituire in tutta Italia, tra i suoi numerosi amici, quei nuclei patriottici per il sommovimento dei principali centri della penisola, che avrebbero dovuto tutti insieme provocare l'insurrezione e promuovere l'unità d'Italia (2). E poco più tardi, sul finire del 1792, il Piemontese Giulio A. Banza, divulgando il programma del suo Monitore italiano, giornale di battaglia, vissuto brevemente, ma non ignobilmente, si augurava di veder compiersi, in una o due battaglie, piano e spedito, il cammino dalla Dora al Sebeto, e piantato sul Campidoglio il simbolo liberatore ). Non era affatto un augurio isolato e strano, perchè, contemporaneamente, nei j>rimi mesi del 1793, il romano Enrico Michele L'Aurora, che fu poi fervidissimo Ira gli agitatori italiani di questi anni, offriva alla Convenzione francese di raccogliere legioni di soldati esclusivamente tra gli italiani, le quali, sotto il segno delle aquile romane, avrebbero dovuto conquistare l'Italia, e portare il suo governo sovrano un'altra volta sul Campidoglio, al canto del primo inno nazionale del nostro Risorgimento èj*.
p3 F. f'ri,.;it!;i, La conquista della Corsica., Livorno 19.32.
(.2) Si veda B. SfSiuaA, L'idea nazionale a càio dai. patriot ì avanti il mag-ijio 1796, in Mti del XIV Congresso Nazionale della Storia del Risorgimento ita:' liano in Trento. Tronto, 1927, p. 119 sgg.
(3) ,<Hi articoli dli questo prezioso periodico, irreperìbile in Italia, furono ristampati in Bullébin de la Booiité des Sciences htet. et naturatles de. la Oofiaei,:
1919-1921, pp. 389 sgg.
(4) StfBfQA, op. o loo. d p. 121, Cfi P. -Numw, La missione del generale Buonamorte a Genova, in La Liguria nel Ritorgimento. Genova, 192, p. 40 sgg.