Rassegna storica del Risorgimento

UNIT? ITALIANA ; NAPOLEONE I
anno <1933>   pagina <8>
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Arrigo Rolmi
e dalle nuove idee filosofiche, sconvolgevano l'antico ordine di cose, ina non davano alcuna precisa indicazione sull'assetto futuro. Ma già-, sui labbro del Condottiero, italiano di nascita, per quanto or­mai esponente degli interessi francesi, aveva suonata, sia pur vaga­mente una promessa, che sollevava il delirio : Italiani, siete degni della libertà, e un giorno apparirete con gloria sulla scena del mondo (1). E aveva aggiunto (settembre 179G) : Al pari dei mal vagì, i fanatici e gli illusi trapasseranno; resterà- la liberta sopra una parte d'Italia. E' giunto il tempo in che l'Italia sta per com­parire con onore tra le nazioni potenti (2).
Come raccogliere utilmente quella promessa? Mentre il dominio francese gravava sul collo dei! sudditi, forse più dell'austriaco, con le contribuzioni, con le spogliazioni, con un ferreo governo, e mentre Buonaparte rimandava gli Italiani per ogni decisione al Direttorio parigino, e partivano per Parigi le varie delegazioni dà Milano, da Bologna, da Ferrara, da Genova, da Modena, da Reggio (3) ; gli Italiani, in quella fulgida estate del 1796, moltiplicavano gli sforzi per raggiungere la libertà e l'indipendenza.
Sorgevano così, in tutte le cilttà, fatte teoricamente libere dalle vittorie francesi, i Governi provvisori, sotto il titolo di Municipa­lità; e questi Governi provvisori, sia pure soggetti alle direttive militari dei! conquistatori, svolgevano subito una vita autonoma. Non vi era, per questo, nulla da creare : bastava richiamarsi agli antichi ordini della gloriosa età dei Comuni, ordini non in tutto spenti. Le municipalità di questo periodo ricalcarono, infatti, gli antichi Comuni, anche per quel vincolo di comune aderenza ad una autorità superiore ; e, in più luoghi, manifestarono le stesse conse­guenze: magistrati propri, statuti o costituzioni, milizia propria, perfino moneta (4). Sorsero anche le leghe tra città, e si ebbe la Repubblica Lombarda, la Repubblica Cispadana, più tardi la Re­pubblica Cisalpina; e poi! via via, nel corso di quei! due anni memo­rabili, accanto alle varie municipalità di Venezia e delle città venete,
CU Oorreaponiìanc de Nap. T. pi, imi.), u. S60, I, m. 88" ( del 0 agó­sto 1700).
(2) Ibid,, v. 1035. 0, 18 (e del sfclifoonbi'ó 1796).
(3) FRANCHEKXE, op. alt,, i>. 206 sgg.
(è) Oltre la storia dol BOTXA O del FttANCHEEiT, o le indicazioni precise del PVGATJO, op. aiti, li, i>. 183 flgg., BÌ veda, su questo periodo, il volume del PIVANO, Albori cosbftut. d'Italia, p. 334:sgg. e la mia recensione* iii Àfa jrtor, , 3 disp. del 1914, p. 171 Kg.