Rassegna storica del Risorgimento

UNIT? ITALIANA ; NAPOLEONE I
anno <1933>   pagina <14>
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Arrigo Sto!mi
stata da inoppugnabili documenti, sia nelle congiura dell'Italia me­ridionale, prese nome di Carboneria.
Non è questo il luogo per discutere il problema delle origiui del­la Carbonerìa, problema che non è stato ancora affrontato con suf­ficiente libertà di giudizio e con esatta conoscenza dei testi (1). Ma io voglio qui notare, per la prima volta, cbe il Botta non è solo a parlare della lega nera poiché di questa setta ha parlato ampia­mente il Pisacane, che pur conobbe e visse a fondo questi tempi: poiché, in quella sua breve e strana Storia d'Italia, che è tra i do­cumenti più vivi del nostro Risorgimento, asserisce che la lega nera si formò in Italia pochi mesi dopo l'avvento delle vittorie francesi, e che due anni dopo si formò la Società dei raggi (2). Ora, poiché noi possediamo i documenti che fissano l'origine della Società dei raggi verso la fine del 1798 (3), è chiaro che la lega nera doveva es­sere stata formata sulla fine del 1796, precisamente all'epoca a cui la riferisce la storia del Botta ; sicché è evidente che questa setta, sia pure non ancora così vasta e così definita quale fu poi la Carbo­neria, è realmente esistita, ha preso i caratteri di una lega nera o carboneria, e si è affermata, con grande timore degli stranieri, come la setta segreta che voleva la libertà e l'unità dell'Italia, contro ogni dominio straniero, e che per questo fine attivamente si adoprò, subito dopo che furono cadute le facili illusioni di una Francia ge­nerosa creatrice delle nazioni libere.
Poiché era ormai evidente che la Francia non avrebbe mai con­sentito e favorito l'indipendenza e l'unità degli Italiani, questi ul­timi, o almeno coloro che tra essi erano più decisi e più consapevoli, si strinsero nelle sette segrete, che dovevano subito generare la ca­ratteristica setta dell'unità e dell'indipendenza italiana: la Carbo­neria.
Sopravviene la reazione austro-rossa-) e l'esigenza dell'ìndipen-aenza e dell'unità si fa anche più viva. I profughi che, in Francia,
(1) Le Ioggie massqnjelip ohe orano largamente divulgate anche in Italia, verso la meta del secolo XVII (crfr. TIVABOW, L'Italia avanti la dominae. fran­cete, Torino 1880, p. 481 egg. ; FKUUAIU, Le prime logge dei Franchi muratori a Livorno. Roma 1912; A. Luzro, in Arch* star, low-hardo, mwt. II, p. 161 egg.; e questo spiega la rio lenza dell'ondata (lemòoratioa ohe agitò tutte le città ita­liane fin dal primo momento della discetta dei .francesi in Italia, nel 1700.
(2) Ci I'ISACANE. Storia d'Italia, od. Isfc, editor, itali Milano 1925, p. 256. (8) SPADONI, Bette e cospirazioni, p. OSXp.. tjfr. Wh H Risorgimento Hai.,
I, p. 290 e p, 319; PnroaUD, nonapufte président de la Repubì. fk, l, 184.