Rassegna storica del Risorgimento
UNIT? ITALIANA ; NAPOLEONE I
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1933
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Arrigo Solmi
no della libertà e di tutti i beni che ne derivano j formando nna grande massa di popolazione, saranno penetrati dai sentimenti della forza e dell'orgoglio pubblico, e stabiliranno una potenza che non sarà- soggetta agli assalti dello straniero (1).
Il secolo XVIII si chiudeva così con una precisazione veramente ammirevole e presaga dell'unità italiana, e con una divulgazione veramente impressionante, nonostante i disconoscimenti, di qnesta idea, divenuta patrimonio comune di tutti i patriotti.
E che questo sia veramente nella realtà, lo dimostra subito la nuova fase di aspirazioni e di speranze italiane, che si riapre con la fulmìnea vittoria di Marengo. Bella Italia, amate sponde, pur vi torno a riveder . Si colmano i petti di gioia, rinasce nna confusa speranza. Quale sarà il nuovo ordine di cose da darsi all'Italia, o almeno a quella parte d'Italia nuovamente liberata? Il pensiero dei patriotti italiani non è dubbio. Se la Francia vuole garantirsi uno Stato veramente amico ed alleato, che potrà concorrere con essa a superare e a impedire l'egemonia austro-germanica, o il predominio' assoluto dell'Inghilterra, essa dovrà costituire in Italia uno Stato libero, abbastanza forte per offrire una consistenza militare e capace di vita propria.
Ma il nuovo ideale non è più repubblicano ; è monarchico. Anche in Francia la Repubblica è in decadenza : Buonaparte è Primo Console, e ha guadagnato ormai la dittatura. L'Italia, se ha da vivere, deve essere raccolta, nella sua parte libera, sotto un Regno, e sotto un Regno nazionale. Sono questi i concetti che affiorano nei disegni dei patriotti più degni ; ed è questo il disegno che Francesco Melzi, espone a Napoleone, fin dall'aprile del 1801, allorché fu chiamato a Parigi per dare suggerimentil sul nuovo ordine da darsi all'Italia. Come ho esposto minutamente altra volta (2), Francesco Melzi non esitò a manifestare ni Primo Console la sua profonda convinzione, che, per far cosa durevole, fosse necessario dare all'Italia un assetto unitario, almeno nella sua parte settentrionale, dalle Alpi al mare;, e che questo assetto unitario non fosse possibile se non nella forma di un regno nazionale, sotto Io scettro di casa Savoia o, quando ciò non fosse possibile, di altro principe di una casa spagnola. L'equilibrio dell'Europa non poteva stabilmente avverarsi,.
;P; JFBANOHKTTI, op. eili., p. f89, con le intlicnz. a p. 013. (2j A. SOLMJi L'idea dell'unità italiana sugli albori del secolo JiTX, nell lirista la lettura, XXI, 1021, p. 841 egg.