Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; GRECIA
anno <1933>   pagina <30>
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Ruggero Moscati
-tra parte, faceva i nomi del Duca d'Orleans, e del figlio del Re di Svezia in favore del quale Guglielmo Pepe aveva scritto una lettera al Comitato Rivoluzionario Greco, e domandava a quale dei Principi di Germania, nel caso che quel regno non convenisse ad alcun Prin­cipe della R. Famiglia di Napoli, egli avrebbe potuto indirizzare la proposta
T plenipotenziari francesi, inglesi e russi intanto nel marzo ave­vano sottoscritto in Londra un protocollo nel quale avevano deter­minati i confini della Grecia. Dopo di ciò i rappresentanti della Fran­cia e dell'Inghilterra, che. èrano parfcM dalla capitale turca? nei principi dell'anno precedente, dopo una lunga dimora trascorsa -appunto nella ridente metropoli del Mezzogiorno d'Italia, ritorna­rono 'in Costantinopoli per indurre quel governo ad iatóeettare il protocollo di Londra, Ma gli sforzi! della diplomazia continueranno ad essere vani finché la questione non verrà decìsa dalle armi Russe.
Nei primi giorni del marzo 1829 alla Corte Napoletana parve giunto il momento di lanciare la candidatura del Principe di Oapua, del (< nuovo Don Giovanni d'Austria conif Io Stakelberg, amba­sciatore russo presso là corte napoletana, aveva chiamato R. A. R. allorché gli aveva fatto dono eli una palla di cannone, caduta a bordo dell'(f Azof .
L'idea era nata veramente a Londra; era venuta al Conte Lu-dolf padre. A lui per il primo era parso che pel governo napoletano dopo tante disgrazie da ricordare una per tutte la sfortunata spedizione tripolina dell'anno precedente (26) si presentasse fi­nalmente una favorevole congiuntura .
Dell'idea fu subito informato il Rossignano, la già ricordata Abilissima spia del governo borbonico (s'immagini che egli, oltre ad aver saputo addentrarsi nell'intimità di tutti gli esulii più in vista, era riuscito nientemeno ad abitare nella stessa casa col generale Church!). II u partito gli parve ottimo: alcune potenze ne avreb-ber goduto egli scrisse in risposta.- ninno vi si sarebbe opposto, i partiti si sarebbero uniti a domandare il principe Carlo o il principe di Salerno, ed egli stesso li avrebbe all'uopo spinti a dare ì primi passi'I .
Quali le ragioni politiche.,.- commerciali e di equilibrio che avreb­bero dovuto sostenere la nuova candidatura, e quanti e quali i van-
(2) Vedi G. PALADINO, op. ìM.