Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; GRECIA
anno <1933>   pagina <33>
immagine non disponibile

La questione Greca e il Governo Napoletano 33
fcore russo in Vienna quando la risposta del Principe di Metternich gli faccia credere che tale comunicazione sia proficua, anzi necessaria*.
V.
Bisognava quindi Mfe il :treiio, prima che nella Grecia, Vienna. Quali le idee in proposito del supremo moderatore della politica Europea in quegli anni, il Principe di Metternich?
n Principe di Cassero aveva proprio in quei giorni chiesto ed ottenuto il permesso di pò6: er. .alcuni mesi far ritornò in Patria ; un interessantissimo rapporto cifrato del 20 Aprile 1829 lo raggiun­se però proprio mentre egli era sulle mosse di! mettersi in viaggio per Napoli. Né v'era da discutere; bisognava rimanere nella capi­tale austriaca. H rapporto parlava chiaro : Nel caso che V. E, ri­ceva per istrada il piego, S. M., attesa la grande importanza del contenuto del suddetto R. rescritto, si) attende dal suo zelo che 1*15. V. ritorni a Vienna, quando lo creda praticabile .
Ignorando la maniera ecco le parole dell'interessante rescritto di pensare di S. M. l'Imperatore e del suo gabinetto sulla futura esisten­za, estensione e governo della Grecia, poiché da queste nozioni si avreb­be la notizia di quel che possa praticarsi, si rende necessario che V. E. impieghi il suo noto zelo ed accorgimento per rilevare l'impressione che ha fatto costà la notizia di tali determinazioni e il piano che codesto gabinetto si propone di seguire in cosi difficile circostanza. Certamente la sua perspicacia, le farà rilevare negli abboccamenti che avrà col Prin­cipe di Metternich sopra questi affari le sue idee e se abbia prevenzioni per qualche principe, qualora si potesse verificare questa nuova monar­chia. Quando V. E. lo ritrovi nell'indifferenza, e creda che non sia inop­portuno di parlargli di S. A. B. il Principe di Gapua Don Carlo, sempre <:on la condizione di conservare la religione cattolica ed anche col rito greco cattolico da adottarsi pero col permesso di S. Santità, e ella auto­rizzata a farlo protestando francamente che 8- M. non farà mai alcun passo se non col consiglio e consenso di S. M. l'Imperatore e sostenuto dalla sua potente assistenza. V, E. farà rilevare con destrezza, che l'e­mancipazione greca andando a recare di spiace voli conseguenze alla tran­quillità di questo Regno, resterebbero queste diminuite qualora regnas­se colà un principe che dividerebbe con S. M. l'impegno di allontanare dal proprio stato ogni germe di sovversione, e la vicinanza dei due regni