Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; GRECIA
anno <1933>   pagina <35>
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La questione Qreoa g Governo Napoletano 35
Procurai scriveva il Ministro in Vienna prima di indagare in; bel modo dal Principe Metternich quale fosse la maniera di pensare di questo gabinetto circa ciò che si sia convenuto dalle tre potenze alleate-intorno alla Grecia, e se dovendosene dare la sovranità ad un principe forestiere, fosse questa Corte prevenuta per alcuno. Accortomi che 8. M. l'Imperatore non aveva impegni né per un'arciduca, ne per altro priin> eipe quantunque fossi convinto che l'esecuzione del nostro progetto doveva incontrare d'altronde gravi difficoltà, pure trattandosi di un oggetto di cosi alta importanza mi risolsi a fame delle aperture col principe di Metternich. Siccome però bisognava cominciare per interes­sare S. M. l'Imperatore e questo gabinetto per la nostra Iteal Corte,, unico modo di riuscire nello scopo, se vi fosse qualche probabilità, ciò non poteva ottenersi se non che mostrando tutta la fiducia, stimai con­veniente di manifestare chiaramente al signor Principe di Metternich i-desideri di S. M. il Re nostro signore e tutte le circostanze dall'E. V. esposte nel suo succennato disposto dicendogli, che la Maestà Sua vuole-dipendere in questo affare dai consigli di S. M. l'Imperatore, e che ri­posava intieramente nella di lui amicizia, sicuro che ove vi fosse qualche cosa a fare la Maestà Sua Imperiale le avrebbe prestata la sua assi­stenza ed operata tutta la sua influenza per effettuarla. Il Principe di Metternich mi assicurò, che S. M. l'Imperatore non aveva alcuna pre­venzione che anzi, se la scelta di un Principe per regnare in Grecia fosse per cadere sopra un augusto individuo della Beai famiglia delle Due Si­cilie, gli sarebbe riuscita sommamente aggradevole, tanto per l'affezione-che le porta come perchè si assicurerebbe in tal modo maggiormente la tranquillità di questo regno. Ma facendo il Principe di Metternich delle savie riflessioni circa alle difficoltà che si incontreranno nelle trattative -che vanno ad aprirsi in Costantinopoli, particolarmente per ciò che ri­guarda le estensioni dei limiti della Grecia, mi soggiunse che un altro-gravissimo ostacolo si opporrebbe a che un Principe della nostra Beai-famiglia fosse chiamato a regnare in Grecia, che è quello della religione-cattolica ancorché volesse adottare il rito greco, poiché gli scismatici che formano la piti gran parte della nazione greca non soffrirebbero in modo alcuno di essere governati da un principe cattolico, avendo tal­mente in odio i cattolici che preferirebbero piuttosto di tornare sotto il dominio del turco. Quindi è che i protestanti solo i quali non si fanno-scrupolo di cambiare religione, potranno aspirare a quel trono, e infatti-il Principe Bernardo di Weimar, fratello del granduca, pare che si sia a ciò offerto. Ciò nonostante mi ha detto il Principe di Metternich che-questa Corte porterà su quest'oggetto la più scrupolosa attenzione, onde*