Rassegna storica del Risorgimento

PISACANE CARLO
anno <1933>   pagina <53>
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ie aitila vita sentimentale di Carlo Piwcne 53
vano al certo esser molto dissonili dagli 0faètil napoletani in cai -ci si imbatté oggidì. 11 padre di luii, d. Gennaro Pisacane, quan­tunque discendente da un'antica famiglia che vantava più di un uomo illustre (1) doveva àweré i caratteri distintivi del vero napo­letano : buono, timorato di Dio, sufficientemente pigro, sciampa-gnone. L'unico documento che ci parli di lui ne abbozza appena Appena qualche tratto : dice che i I vecchio Pisacane <t per essere at­taccato alla dinastia regnante, soffrì in diverse epocbe diverse scia-Chure (sic) e perdite tali da lasciare i suoi figli in uno stato af-flicente (sic)... e critico di finanze (2). Olii si esprimeva così era pòi Tignorantissima moglie di lui, Donna Nicoletta Basile de Luna, che un biografo ci descrive poco tenera del figlio Carlo . Costei, morto il primo marito verso il 1824, si era presto rimaritata ad un tal colonnello Tarallo (3), ed aveva voluto un po' liberare il nuovo ménage dall'ingombro dei figli del primo letto: il primo dei quali, Filippo, nato a Napoli il 15 maggio del 1815, era stato fatto am­mettere* dopo molto suppliche della madre, al Collegio Militare della Nunziatella, M 6 aprile del 1827 (4); per il secondo, Carlo,
(1) Della -famiglia Pisacane discorrono quasi tutti i genealogisti delle fa­miglie nobili napoletane. Ad un duca di questa famiglia, è dedicata una delle canzoni del Vico. Ofr. anche PADIGLIONE. La biblioteca dèi Museo Nazionale ed i suoi manoscritti. Napoli, Giannini, 1876, p. 5(56.
(2) A. S. N. Se. Militare (Pizzofalcone) Carte del Beai Collegio, f. 1614. (-3) Esisterono nel regno in quell'epoca diversi ufficiali dal cognome Tarallo.
Quello che ci riguarda è probabilmente D. Michele Tarallo, nel 1828-29 coman­dante in seconda della piazza di Messina : ni 1833 comandante la piazza di Ta­ranto. Nel 1836 il suo nome si trova tra quello dei colonnelli in ritiro. Dovè rmorire prima del 1850 perone nel!'Annuario Militare di quell'anno non è più ricordato-
(4) Su. Filippo Pisacane cfr. la n. del Doria ad Un rè in esilio, di P. 0. UfclflA, Bari, Laterza, 1930, pp. 6, 74; e BUTTA, Viaggio da Boccadifalco a Gaeta, J R*113. Molte notizie in A. G. N. (PizzoMcoue), fascio 2514, n. 499, e Beai Collegio, fascio 1608. Risulta che fu alfiere nei reggimenti del genio ed in quelli di cavalleria dal 1834 al '40, anno in cui fu nominato tenente nel regg. degli Ussari. La mentalità, abbastanza mondana e svagata dei <r Duchino apparo chiaramente in una domanda da lui sottoscritta l'8 novembre del 1833: a avendo ottimamente compiuti gli studi al collegio militare, ed avendo avuto l'onore di servirò la M. S. in quelita di paggio valigia chiedo di far parte al corpo Caval-leggeri della Guardia od anche in qualunque reggimento di cavalleria... [il Blr saeanej sottomette ai piedi del Beai Trono che il corpo da lui ecolto a servirlo secondo la sua inclinazione talmente da proferirlo a qualunque altro, facolta­tivo o eoienttfico che su* non, credendo: superfluo palesare alla M. S. che in tutte le armi riohieggonai ufficiali non interamente sforniti di quello cognizioni da renderlo utile al Governo, allo Stato, ed urline a sé medesimo . Anche nel 1842, fi P. chiedeva di essere ammesso al concoreo per gli ufficiali aggiunti dello