Rassegna storica del Risorgimento

PISACANE CARLO
anno <1933>   pagina <57>
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Nuove nerohe sulla vita sentimentale di 0MÌQ Pìmcame e 7
semplice visita familiare.. Fu in quella casa che Carlo conobbe la fanciulla che doveva essere, dopo infinite avventure, la dolce com­pagna delia sua vita?1 Oi w-con sentito credere che sì. Io amo En-richettà scriveva più tardi dal giorno otto settemhre 1830 : da quei giorno die la vidi la prima volta, il mio cuore, tenero allora, ricevè un impressione ; cogli anni ho sviluppato una natura di ac ciaio non so se mi faccio una lode o un biasimo, ma dico quel che sono, cioè difficilissimo a ricevere delle impressioni quella prima fattami nella mia fanciullezza crebbe col cuore insieme, e fu un'im­pronta sull'acciaio, incancellabile .
Enrichefcta Di Lorenzo apparteneva ad una famiglia di vecchia nobiltà provinciale, trapiantata a Napoli al pricipio del secolo XIX. Suo padre ed il fratello Carlo avevano impiantato una Banca Carlo Di Lorenzo G. , sita in via Concezione a Toledo, che era stata sempre lauto cespite di ricchezza per tutta la famiglia, e più si avviava all'incremento in quei tempi critici del periodo prerivolu­zionario in cui vi fu il maggiore accentramento di ricchezze (13). La Enrichetta, una delle prime, tra i moltissimi figli di) Raffaele e Ni­coletta Muti Di Lorenzo era nàta il 1 giugno del 1820 probabilmente in un paese dil villeggiatura, dove i Di Lorenzo possedevano una sontuosa villa di campagna, ad Orta di Atella.
Educata a Napoli, con tutti gli agi, la fanciulla era cresciuta di animo fine e delicato, e di aspetto bellissimo. Ed appena com­piuti i diciotto anni, era andata sposa, il 16 giugno 1838, ad un ricchissimo proprietario, cugino del Pisacane: proprio Dionisio Laz­zari, figlio forse di quel Giacomo Lazzari che abbiamo visto richie­dere in punto di morte la visita del nipote adorato (14).
Nella casa dei parenti Lazzari, adunqne, il Pisacane potè vedere spessissimo la fanciulla, e la cordialità di rapporti stabilitasi tra i due, ch'erano quasi parenti1, non dov'è tardare molto, nel fanciullo che trasfigurava nella sua fantasia idillica la bella fanciulla, a di­ventare amore, un amore tanto più ardente e doloroso quanto più
(13) Bulla Banca Di Lorenzo e Co., gestita Anche da Pietro Ferretti socio principale dei Di Lorenzo, e poi ministro delle finanze nel '48, efr D. SPADONI, //. Conte Pietro FùrretU, in Il Risorgimento Italiano, 1908, pp. 793 ss,; v. anche O. "PALADINO, II quindici magnici a Napoli, llonm, 1,920, pp. 94.
(14) Anche la famiglia Lazzari doveva essere molto antica a Napoli. Nel seicento vi use .un architetto di grande notorietà, ohe si chiamava proprio Pio-nisio Lazzari. 43S?. -Girci, fììblionrafut dulia arti figurative, Bari, Laterza, 1911, ' BKL, 493, 1315, 1349.