Rassegna storica del Risorgimento

PISACANE CARLO
anno <1933>   pagina <58>
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Aldo Romano
doveva rimaner celato e senza speranza, essendo Enrichetta prima fidanzata, poi moglie del cugino.
Non ci è dato sapere eon precisione perchè Oarloy che pure amava tanto la Enrichetta, non potè chiederla in moglie. Ma a parte l'età acerba di lei, dovettero avere assai peso le condizioni economi­che dei Pisacane che nell'anno 1836 avevano dovuto subire un esproprio di molta parte delle loro sostanze (15).
Proprio quand'essa andava all'Altare e nel giovane si spegneva ogni più lontana speranza, Carlo Pisacane, sostenuti gli esami! di licenza dal Collegio (16) si apprestava a partire da Napoli per di­menticare. Dopo aver compiuto il breve servizio da sergente, a Nò-cera dei Pagani, il 1 marzo 1839 fu nominato alfiere nel 5 Reggi­mento di Linea Borbone e dopo undici mesi, passato nel Corpo del Genio (17), dapprima prestò servizio in Gaeta come, Ufficiale di dettaglio , e poi, dal capitano Fonseca, che era già stato suo superiore al Collegio della Nuuziatella, fu chiamato a sé per la co­struzione della strada ferrata da Napoli a Caserta (18). Ma dopo qualche tempo, per modi aspri e superbi del suo superiore, chiese di essere esonerato dall'incarico e l'ottenne: forse a questo evento si riferisce una domanda da lui! sottoscritta nel 1843, nella quale chiedeva di essere adibito allo Stato Maggiore (19). Fu inviato in­vece in Abruzzi ove dovette rimanere quindici mesi1, fino a quando, promosso al grado di primo Tenente, potè ritornare a Napoli, e fu destinato ai lavori di una strada in costruzione, ad Antignano.
Fu in quel tempo che si riaccese in lui la passione che invano egli aveva tentato di soffocare. Enrichetta incominciò a supporre che io l'amassi narra egli stesso (20) nel 1841, nell'epoca in cui si sgravò d'Isabella. Feci palese il mio amore nel giorno del suo nome, 15 luglio 1844, ma, credete, non con la speranza di essere ama­to, anzi con la certezza di non doverlo essere giammai; questa cer­tezza, e l'idea della sua infelicità amandomi, attesa la mia posi­zione, mi fece fare il più terribili sforzi per cancellare dal mio cuore
(15) X-.' Mi .;. <. fattoio 1614. tifi) Ibidem, fotti? ÌM8.
(IT; A. S, N. Sez. guerra, Itogmh-o di -vira costumi lilogii ufficiali appar­tenenti ài battaglione zappatore-minato io. JÉaÉ cti Stftffòio.
(18) Omni sulla vita di (/. P. Premessi ai Bangi polììici <;c. Genova, 1858.
(19) A. 8. N. Pandetfca generalo. Non mi è jdnttctto di .Vtìtfeuè il documento perchè il fascicolo e ditjperao.
(20) A. ROMAN, 'OifntnbiitQ alla biografìa di ,<t P., In Xo Civiltà moderna, Firense, 1S giugno 193L