Rassegna storica del Risorgimento
PISACANE CARLO
anno
<
1933
>
pagina
<
64
>
t)à
Aldo Rommio
giungesse la fortuna della vostra vMiiamzao quelilai dei troppo cari figli miei.
Se finalmente vi stanchereste di essere così crudele, potete .dirigermi la vostra lettera sotto il mio nome Enrichetta Di Lorenzo giacché qui tutti mi conoscono, ed invece di condannarmi mi ammirano. Pensando al passato, non potete credere la vergogna ed il disprezzo che concepisco per me stessa, e per tutte le donne che stringono fra le loro braccia un uomo senza sentire ciò che io. sento per Charles, è nn prostituirsi il mentire i sentimenti della Natura; la sola idea che mi consola è il pen sare che questi sentimenti mi erano occulti, e sarebbe regolare che le mie care sorelle li conoscessero prima di andare a marito, per evitare che se un giorno le cada il velo davanti agli occhi, non sieno esposte, a tanta infelicità, se saranno mai capace di sentire.
Addio, troppo cara e crudele Madre, date, ve ne supplico, cento baci da parte mia alla mia cara Manina, al mio Peppino, e ad Eugenio mio, spero che essi godano sempre buona salute, saluto tutti, abbraccio chi accetta i miei baci, e baciando a voi mille volte le care mani, abbracciandovi con tutto il cuore quantunque da voi respinta, mi dico
Vostra figlia aff.ma e rispettosa, J8 Mai - Paris - Bue de Londres Enrichetta di Lorenzo.
N. 40 -
Intanto il fratello della Enrichetta, Achille, che era liberale assai noto, ed aulicissimo di molte tra le persone più influenti del sua tempo (21), si era dato a tutt'uomo perchè lo scandalo fosse sopito e perchè la sorella tornasse tra loro, a Napoli. E tra i tanti che aveva, interessato aDa vicenda v'era Luigi Cianciulli, suo legale ed amico.
(21) Achille Di Lorenzo, a. ad Orta di Atollo il 3 maggio 1824 e morì in Napoli il 14 febbraio 1911. Era odo dolio zio Carlo :( padre era già moiitOr da diversi anni)' quando la sorella fuggi e perciò potè ricorrere a molti suoi corrispondenti per aiuti alla transfuga. Nel 1848 fu segretario di Pietro Ferretti, e contribuì anche finanziariamente alla rivoluzione. Durante la reazione-aveva già pronto. U passaporto per sottrarsi alla polizia, ina lo cedette al conte Ferretti ohe parti immediatamente su una nave inglese. Il Di Lorenzo fu a lungo nascosto in una cappella di casa Colonna di Stigliano e dopo qualche tempo potè evadere su nave spagnuola. Dui 1848 fino al ;12 o fili fu per qualche tempo n Londra, poi visse a Nizza, Firenze, Genova e Torino sèmpre in strétti rapporti: con molti liberali. Rientrato nel regno dopo il parossismo della reazione co> (Spi rfr sempre nelle file dei moderati : nel 1800 fu nominato comandante del 1 battaglione della Guardia Nazionale. Fu sopratutto in relazione con gli agenti di planatici inglesi, e nell'archivio di cosa Di' Lorenzo si conservono molte interessanti lettere di alcuni di esali