Rassegna storica del Risorgimento

PISACANE CARLO
anno <1933>   pagina <67>
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Nuove riorchc sulla vita (sentimeli tale di Carlo Pisacane 67
e perciò una voragine difficile a colmarsi ; ma se anche questa mia pas­sione dovesse essere soggetta alle leggi naturali,- cioè che niente è star zionario, pure se ora principia il suo tramonto, per nascondersi sotto l'orizzonte, è necessario un corso di anni pari a quello passato per ar­rivare all'apogeo, quindi ancora sedici anni che io non possa temere la distruzione di un tale amore.
I ragazzi della signora Di Lorenzo sono i soli a cui la nostra riso­luzione avrebbe potuto far male, ma se essi hanno perduto qualche cosa nelle cure domestiche, hanno in cambio aumentati i loro beni di fortuna, che sarebbero stati soggetti ad una divisione più significante se la signora, vivendo col marito, le avesse dato dei fratelli, cosa cer­tissima.
Nel mio amore, non vi è niente di egoismo, e perciò io non consi­glierei la mia compagna che pel suo bene : se per gustare la felicità di possederla, ho abbandonato i miei parenti che amo moltissimo ed una posizione sociale che mi poneva al coverto di qualunque bisogno, anzi ho abbandonato gli agi ; ora mi priverei di questa possessione se essa volesse e se il suo ritorno in Napoli potesse giovarle. Quindi vado a spiegarle le opinioni della signora Di Lorenzo in proposito tali come essa me le ha detto. L'amore di Madre è in lei fortissimo, perchè nella sua anima non possono aver luogo passioni deboli dovendo rassomi­gliarsi È frutti del medesimo albero, i disagi a cui con me va soggetta le fanno temere la perdita di un pegno che porta nel suo seno, e che ci lega, queste due ragioni l'indurrebbero a ritornare in Napoli ed a la­sciarmi, ed io vedrei in questo il SUO benesj ma vi è un piccolo ostacolo, propriamente la buona volontà del marito di riceverla di nuovo. Se la signora Di Lorenzo avesse potuto dividersi dal marito, non sarebbe fuggita con me, quindi se potesse: essere sicura di vivere da lui sepa­rata, Juon esiterebbe di volare onde abbracciare i figli e la madre
Questa avversione pel maritò; dipende un poco dalle brusche ma­niere di lui, ma essendo nel fondo come lei dice un onesto uomo, la signora di Lorenzo, non ha alcuna ragione per odiarlo, lo compatisce che non ebbe il potere di esaminare se stesso, onde conoscere che per rendere felice una donna scelta ed a principi] fermi non bastano le ric­chezze : la vera ragione per cui questa riunione è impossibile, dipende da un certo modo di vedere il matrimonio diverso dagli altri, ma non perciò vCr;o,:. verissimo,, essendo sicuro che lei sia della nostra opinione, cioè una donna, secondo le leggi di natura, per donarsi legittimamente, deve desiderarlo, se essa serra un uomo che noti ama, fra le sue brac­cia mentisce e calpesta queste leggi, si vende, del pari ohe la prostituta