Rassegna storica del Risorgimento
PISACANE CARLO
anno
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1933
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pagina
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87
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Nuove ricerche sulla vita sentimentale di Carlo Pisaeane 87
Ma lasciamo ancora che parli lei:
[Senza data] Caro fratello,
Ho tardato un giorno a scriverti sperando poter darti qualche nuova precisa, ma disgraziatamente nulla mi è riuscito fare, io intanto sono stata molto indisposta con male alla testa ed alla gola la quale è rimasta molto debole, ed ogni disturbo, ogni contrarietà fa rinnovare un poco il mio male, cosa che avverrà spesso se non arrivo a togliermi da questa orribile posizione in cui mi avete messo. A té sembra facilissimo l'esecuzione dei tuoi consigli; ma non è così, giacche se tutti hanno potuto credermi una inglese, il console inglese non lo crederebbe al certo, per cui non posso né presentarmici né inviargli altri che non sia inglese, per scriverglielo sarebbe lo stesso, giacché io scrivo malissimo l'inglese, ed ecco quasi impossibile lo staccare il preteso mio nome, io però non tralascerò fare il possibile onde rimediare ciò. Rabbattine non è ritornato da Torino. Io parlai con Dodero, il quale mi disse che lo avessi atteso che il giorno 18 mi avrebbe lui condotto in qualche modo, ma avendo di poi parlato col commesso di Bubattino, il Dodero mi fece dire che sarebbe stato impossibile, atteso i rigori degli Austriaci che non permettevano lo sbarco se non legalmente, cosa anche a mio credere molto necessario a ben pensarvi e alla quale prego te a ben riflettere, essendo tu sopraluogo potresti sapere se, saputo essere io tua sorella, non si potesse usarmi violenza. Tutto ciò ch'io possa fare per ora si è di attendere Dodero ohe domani arriva e vedere ciò che mi consiglia. H mio passaporto napolitano l'incaricato del Bubattino mi dice sarà difficile molto che mi possa servire, ma lui tenterà tutto ciò che può. Tu mi dici di vedere pel canale dell'aw. Napolitano, ma io non esco mai per tema di essere conosciuta, ed una persona che ha la bontà di parlare con il commesso di Bubattino non conosce altro dell'Amministrazione Napoletana. In tutti i modi io credo, caro Achille se mai venisse Dodero in Livorno senza avere potuto condurmi tu potresti venire qui e vedere come meglio ti riuscirebbe fare. Lo puoi? Io spererei di sì.
In quanto poi al mio andare a Napoli, io non saprei se semplicità la tua, o pure, (mi ripugna il dirtelo), poco lealtà. Oome credere così facile mi si accordi il permesso, ora ohe hanno saputo esservi un decreto stampato del Triumvirato romano in cui io fui nominata Direttrice dell'ambulanza, ora che saranno al certo conosciuti 5 miei principii e la mia fede politica? Io credevo potere ingannare il Governo perchè