Rassegna storica del Risorgimento
PISACANE CARLO
anno
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1933
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pagina
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88
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88 Aldo Romano
allora io portava altro nome, ma questo scoverto, non sarebbe scelle* ragine somma il farmi cadere nelle mani del Borbone? Chi potrebbe darmi garenzie della promessa di uno spergiuro? Potresti tu credere in buona fede che il Governo se mi accorda l'entrata non fosse solo per vendicarsi? Lo ha fatto con un'altra signora, è giunta in Napoli: e l'hanno chiusa in Monastero.
Ho veduto l'aw. Conforti, e mi ha detto essere la cosa la più rui-nosa l'andare in Napoli prima che fosse passato il parossismo della reazione e diceva che egli era sicuro che mia madre non lo avrebbe voluto.
Io ho tutto scritto a Florestano e spero subito mi risponderà. Non puoi immaginare quale sia la mia disperazione pensando non poter vedere per ora tutti e tre i figli miei, giacché uno almeno, tu mi dici, mi sarà inviato, e se ciò non fosse mi sarebbe impossibile vivere distaccata da tutte le due più forti passioni e non chiedo che il danaro che mi si è fatto spendere, e ritornerei a Londra, ove sono certo perderei la salute, ma è meglio soffrire fisicamente che moralmente. Il mio stato fa pietà a chicchessia e mi sembra mille anni avere la risposta di Florestano, che mi assicura di potere io avere un figlioletto ; mi spiace solo pensando che forse Io stare tu con me qualche tempo non; ti spiacesse, non devi di ciò lagnarti a chi si inavvedutamente mi ha fatto qui venire. Ho pregato Florestano di dirmi a chi dovrei farmi pagare il mio primo mese di assegno, perchè voglio pagare la casa in cui sono da 15 giorni, e poi avrei voluto passare in casa di Dodero ; ma questi mi disse sarebbe venuta la moglie, la quale non ho veduta. Addio, rispondimi subito a tutto e specialmente sui rigori di costì e se vengo col Dodero bisogna nessuno sappia che io sono giunta col Lombardo , cosa che molto lo comprometterebbe. Sii sicuro io fo il possibile per raggiungerti e ti terrò informato di ciò che mi riuscirà fare. Ti abbraccio
la tua off .ma Enrichetta..
Nella lettera pubblicata dal Falco, diretta a Carlo, clie press'a poco è dello stesso periodo, è confessato uno stato d'animo che al fratello la Enrichetta teneva, naturalmente, celato.
Ieri Boldoni mi portò la tua del 7... la lessi, mi commossi molto, ma poi sono ricaduta nell'incertezza di prima... ora ti voglio rispondere alia tua ultima, ma, ti prego, non farmi più domande né parlarmi più di questo nostro dispiacevolissimo affare. W stata una cosa incomprensibile, e credo unica; io stesso ne sono imbrogliata né so più capirla.