Rassegna storica del Risorgimento

PISACANE CARLO
anno <1933>   pagina <92>
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Aldo Uomano
per sempre. Solo quando la spedizione fu decisa, ella Insorse di iiuo-r vo, con tutte le sue forze, con Witti I suoi argomenti. Sapeva che quella sarebbe stata la rovina dì tuiirS1 : ,. non voleva penderlo ; non voleva privare la pavesa bambina del proprio padre. Poi dovette quietarsi, ricacciare inclleti'o il suo dolore, forse perfino tentar dà apparire lieta e stesura : ma entro di sé qualche cosa dalle più occulte profondita insorgeva, si ribellava, quasi presagisse una rovina im­minente ed irreparabile.
Gli è che in Enrichetta Di Lorenzo, tumultuavano, predomi­nanti e fortissimi, i sentimenti della femminilità e della maternità.. Il ritratto Che mi fai delle mie due esistenze è vero e crudele assai
e mi ha immerso in tale stato d'incertezza da disperarmi . Egli
lo aveva capito, ella per silo conto lo riconosceva, senza infingimenti e senza iattanze. In vero, la caratteristica della personalità della Di Lorenzo si fonda su questo doppio aspetto del suo mondo spiri­tuale, su questi due sentimenti che in lei, al pari di una creatura letteraria, erano fortissimi. H prevalere ora dell'uno ora dell'altra spiega tutte le crisi spirituali di lei, dall'abbandono del marito e dei figli al proposito di abbandonar Carlo, dal noto incidente della sim­patia per Cosenz all'opposizione da M fatta al progetto della spe­dizione : Carlo in fondo partecipò a queste crisi! più come personaggio secondario che come vero protagonista. In lui l'amore, il sentimento-delia paternità, la passione politica, assumevano toni di più inte­riore travaglio e di maggiore serenità pratica* L'amore per la ma­dre della sua bambina in luì, più forte, non fu mai diverso per inten­sità. Nell'altra, il tarmento romantico era più esasperato e, sopra­tutto, più appariscente. E se per nn verso era questa la sua debolez­za, questa debolezza era pure la sua forza, in quanto le faceva av­vincere e dominare cosi tutta l'anima del suo compagno. Ma con­traria a tutti quegli atteggiamenti che potevano apparir pose di tino snobismo imponente, ella riconobbe la limitatezza della sua fun­zione e della sua missione, e mai si distaccò dalla linea di condotta che da ciò doveva conseguire. Seppe perciò scomparire e dedicarsi tutta alla sua bambina : ella comprendeva che ormai, morto Carlo,. nella storia del Riorgimento italiano il suo compito era finito.
ALDO ROMANO.