Rassegna storica del Risorgimento

D'ANCONA ALESSANDRO
anno <1915>   pagina <874>
immagine non disponibile

H74
/'. Borierà
lo salutò il Carducci nel 1871, e infatti l'opera sua di indagatore è specialmente geniale in questo ramo di studi, ed è notevole che egli, che non si professò mai democratico, si sia tanto appassio­nato in istndi che conducono alla conoscenza dell' anima popolare e che son perciò di grande utilità per la piena e migliore inter­pretazione della storia di una nazione.
Il D'Ancona fu un maestro sapiente nella poesia popolare d'Italia >> così a me scriveva di recente un altro insigne mae­stro amico suo, Giuseppe Pitrè. Con nuovo indirizzo e con nuovi intendimenti guardò i canti dei popolo cercandone le origini, la dif­fusione e la stretta parentela con la poesia d'arte. A lui dobbiamo la prova del viaggio del canto lirico d'amore dalla Sicilia alla Toscana e più alto ancora ; alla Toscana, che Costantino Higra, altro grande amico del Nostro, fece punto centrale dì convegno di quella poesia. Primo e con profondità di erudì sione, il D'Ancona studiò alcuni interessanti poemetti popolari intermedi alla poesia d'arte e alla poesia rustica. I risultati ai quali egli giunse afferma autorevolmente il senator Pitrè resteranno come tipici per gli studiosi della materia.
*
Giovò il D'Ancona agli studi anche con la compilazione di libri di testo per le scuole medie: più importante il Manuale dalla letteratura italiana, pel quale cominciò nel dicembre 1889 la mia relazione di editore con lui, durante la quale ebbi agio di cono- " scere tutte le sue qualità di mente e di carattere. Questo solo di tal relazione io dirò, che associatosi nel lavoro il suo valente di­scepolo Orazio Bacci, allora da poco entrato noli' insegnamento e nell'agone letterario, volle il D'Ancona clic il nome in quel tempo non ancora noto del collaboratore figurasse accanto al suo illustre nel frontespizio, dando un esempio forse senza precedenti, perchè nel paese dove son più frequenti le collaborazioni -intendo la Francia assai spesso quando due nomi d'autori figurano sopra un frontespizio o sopra un cartellone teatrale, uno solo è quello che ha lavorato, e l'altro forse non ha neppnr vedute le bozze di stampa. A' Fiorentini non dirò come il Bacci pienamente abbia giu­stificata la fiducia del suo Maestro. Solo rileverò come l'uno sia stato e l'altro sia oggi primo magistrato di una grande città, ciò che