Rassegna storica del Risorgimento
TOSCANA
anno
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1933
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pagina
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95
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g Toscana alla vigilia del M AprMé 185 05
più di lui era adatto a gestire le finanze di un piccolo Stato : ina per tener testa alle difficoltà politiche di quel periodo ,< volevano altre tempre e altre energie j. sicché se poniamo il Baldasseroni] a confronto con gli avvenimenti in cui si trovò coinvolto,., ci torna alla memoria il titolo di un romanzo assai noto : Le còse più grandi di lui. Granduca e ministri erano l'uno e gli altri convinti che Napoleone m avrebbe in tutti i modi impedito la guerra ; e se anche fosse scoppiata, tanto peggio per il Piemonte e per i suoi amici, poiché l'Austria (questo non si discuteva nemmeno) era invincibile. H governo granducale avrebbe proclamato la neutralità, e i toscani se ne sarebbero limasti chiotti chiotti e buoni buoni. Ohi seminava la zizzania era un gruppetto di! facinorosi; la gran maggioranza del popolo chiedeva solo di vivere in pace.
Questo convincimento dei ministri toscani, saita addirittura agli occhi attraverso le pagine di un carteggio che ho avuto recentemente occasione dì sfogliare. Sono lettere del Baldasseroni! e del Lauducei al sovrano durante la sua ultima assenza dalla Capitale.
Viaggio poco fortunato: il 17 Gennaio, il granduca con la moglie, il figlio primogenito e la nuora partono per l'Italia meridionale. Il 10 Febbraio muore a Napoli dopo pochi giorni! di malattia l'arciduchessa ereditaria, Anna di Sassonia ; e il 24= la famiglia granducale torna a Firenze. In questo periodo, il presidente del consiglio e il ministro dell'interno scrivono a Leopoldo II ogni tre o quattro giorni, e il Landucci acclude anche alle sue lettere un diario degli avvenimenti. Leggendo quelle pagine si prova un'impressione delle più curiose: i due ministri sembrano non accorgersi del pericolo vero, ossia che il sentimento nazionale e Podio all'Austria sono ormai diffusi dovunque, ed esploderanno alla prima occasione. In compenso il Landucci, di natura arcigna e diffidente, formula sul conto dei -liberali toscani! le più fantastiche accuse ; e giunge a sospettarli di un complotto contro la vita di Napoleone III!
Di queste lettere riproduco solo i brani più notevoli, poiché in genere esse insistono; con esasperante monotonia sugli stessi motivi (2).
(2) Come (ho detto, questo carteggio fa parte della raccolta Biancfei-RicaBoli (Butta G Intatto iu "