Rassegna storica del Risorgimento

TOSCANA
anno <1933>   pagina <102>
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Giacomo Lu,mbroso
nel merito politico del fatto, erede il sottoscritto dover far presente all'A. V. I. R. come non possa ove non sia esemplarmente reprèsso,' il Sottoscritto continuare ad esercitare una così difKcile missione*' iquandó sono così pubblicamente disprezzate le misure da esso adottate nell~ terèsse dell'ordine pubblico, mducci (aggiunto in margine: nota per S. A,).
Balda userò ni, 8 Aprile :
Rassegno revcrentemente copia della memoria passata al Oav. Lenr zoni. E* tutt'alfcro che lavoro compito ma un zibaldone da cui può trarsi ij materiale p. il Memorandum all'Estero e forse anco p. rispon­dere a quella parte dello scritto Bianchi che riguarda le cose Toscane. Una rettificazione delle cose false o malignamente esagerate sarebbe non inutile quando fosse fatta con moderazione e onesta accortezza ..
Questo appunto accompagna infatti un voluminoso manoscritto in cui si esaltano le benemerenze della Casa 3 Lorena verso la To­scana e si tenta di controbattere tutte le accuse che i partiti nazio­nali rivolgevano al governo del granduca. L'occupazione austriaca del 1849 era voluta dalle condizioni generali della Penisola e dalla necessità di por fine una volta ai disordini che laceravano l'Italia centrale. La convenzione del 22 Aprile 1850 non ledeva per nulla l'indipendenza della Toscana. Il Concordato del 1851 garantiva i di­ritti dello Stato assai più di quello che si stava per concludere nel 1848, in pieno fervore di liberalismo. Infine la soppressione dello Statato s'imponeva per la necessità, di uniformare l'indirizzo poli­tico del paese a quello degli Stati vicini.
In questo memoriale, il Baldasseroni dimostra ancora una volta la sua cecità j infatti tutta l'ultima parte dello zibaldone è ri­volta a dimostrare che nessuna inquietudine si sarebbe manifestata in Toscana senza le illecite pressioni di un paese vicino (leggi Pie­monte)..
La quiete pubblica in Toscana fino a questi ultimi momenti ha po­tuto dirsi generalmente inalterata e la massa della popolazione mostrava di aver ripreso il suo dolce e mite carattere. Se tratto tratto qualche parziale commovimento si è accennato, ha potuto subito riconoscersene l'origine nell'impulso venuto dall'Estero, impulso che per la sua geo­grafica posizione la Toscana è facile a risentire più di qualunque altro paese. La prossimità del Piemonte ove, bisogna pur dirlo, gli Emigranti