Rassegna storica del Risorgimento

TOSCANA
anno <1933>   pagina <103>
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di tutti i colori si soiio in gran lolla agglomerati, e fra questi dèi Toscani qui condannati dai Tribunali ordinari per gli attentati di cui ai erano resi debitore ha servito a fomentare il seme del disordine.....
**.. Nulla di meno, agitazione non è stata in Toscana fino a
che in questi ultimi mesi è stata con ogni mezzo promossa dall'Estero col manifesto concetto che qualche moto toscano dovesse concorrere a mettere in esecuzione le idée guerriere altrove nutrite .
Queste stesse argomentazioni verranno ripetute assai più tardi dal Baldasseronii nel suo volume su Leopoldo II; esse ci rivelano chiaramente qual sorta di neutralità fosse quella che il governo toscano intendeva proclamare allo scoppio della guerra. Le frec­ciate contro il Piemonte non mancano neanche altrove; accennando alla situazione economica e finanziaria del graducato, il Saldassero, ni sottolinea maliziosamente la circostanza che il prestito toscano 5 sia quotato a lOé, mentre il 5 piemontese costa solo 79 !
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Con ministri di questa fatta non c'è da meravigliarsi che il granduca brancolasse nel buio. La Storia ha ormai posto in chiaro che nel 1849 gli' austriaci entrarono in Toscana non solo col suo consenso ma dietro sua richiesta; e che anche nel seguito egli peggiorò la situazione col suo contegno servile e tremebondo, non da alleato ma addirittura da vassallo (16) ; tanto che a poco per volta i ministri migliori come il Capoquadri, il Mazzei e il De Lau-gier. offesi! nei' loro sentimenti d'italiani e nella loro dignità di ga­lantuomini, furono costretti a ritirarsi.
Ma ormai che il male era fatto non si poteva tornare indietro. Sarebbe stato illogico e assurdo che il Granduca nel '59 si atteggiasse per la seconda volta a patri otta e a liberale, tanto più che da ogni parte egli era attorniato e premuto da elementi retrivi.
E' notevole a questo riguardo un appunto di mano dell'arciduca ereditario che ci prova inoppugnabilmente come questo principe su cui i moderati riponevano tante speranze fosse ancor più reaziona­rio e ligio all'Austria di suo padre. Si tratta di un foglio proto­collo, senza data (probabilmente fn scritto verso la une di Marzo)
(16) Vedi 1 miei articoli comparsi sulla Rassegna. Storica del Risorgimento (Aprile-Settembre 1981 e Luglio-Settembre 1982).