Rassegna storica del Risorgimento
ORSINI FELICE
anno
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1933
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pagina
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134
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134 Alberto Ai. GIiisalberM
tot. se conoscesse chi facesse parte della Lega,
Risp. che vi faceva parte Bonadrada, e Marangoni
Nelle contestazioni p. jmoi tnendacj.
Dichiara che p. timore di essere ammazzato si mostrò disposto ad unirsi, ma
nega, che con altri, oltre il Commandante parlasse del fatto. Int. se da chi venisse minacciato, secondo egli dice. Risp. che il solo Bonadrada lo minacciò.
Dettegli le inverosimiglianze delle cose dedotte ed i suoi mendaci, . Si raccomanda mentre non ricorda bene le cose. Int. sulle cartine di denaro, e sul denaro ricevuto. Risp. che in tutto ebbe dal politici baj trentacinque. Int. chi fosse che gettasse 11 denaro,
Risp. che Gori stando al Giretto, tirò un biglietto a Bonadrada che lo prese, Int. se vedesse che fosse risposto.
Risp. che entrò nella galitta ed ivi Bonadrada scrisse la risposta, che poi dette al Gori. Int. se ci fosse Marangoni. Risp. non averlo veduto.
Dettogli risultare che anche esso raccogliesse una cartina di denaro, Lo nega, come ancora nega, che del fatto ne parlasse a Saglnatl. Contestatogli il fatto, e l'incorso penale,
Dice che è stato Ingannato dal Commandante che lo lusingò di una libera impunità, che nulla ha commesso, aver servito fedelmente, e si raccomanda. I/Aw.o Morandi fa istanza che sul proposito di tale Impunità si abbia in
vista, quanto risulta dal foglio 10 del Processo, n Luog.e Belli Relatore fa rimarcare che ciò è merito di Causa da discutersi
a suo tempo e luogo, L'Inquisito torna a dire che non sa se il Oommandante sapesse quanto dove accadere, nega che trattasse da spia Bonadrada, e sostiene che non gli dicesse di aver rovinato i Riminesi, torna a raccomandarsi, protestandola sua innocenza. Fatto ritirare, è stato Introdotto Leone Bonadrada quale Interrogato, SI pone in ginocchio, e dichiara di essere venuto espressamente in Roma p.
protestare avanti al Tribunale la sua innocenza. Fatto rialzare gli 6 stato detto che si ponesse a sedere. Int. di che si dichiara innocente.
Risp. che essendo stato Incolpato di aver voluto far fuggire i politici eate stavano rinchiusi a S. Leo, egli ne e Innocente, nulla avendo saputo mal di tal cosa, ninno conosceva, mentre era da pochi giorni, che stava a fi, Leo, ed egli e nativo di Civitavecchia, di più col politici non ci parlava-