Rassegna storica del Risorgimento

ORSINI FELICE
anno <1933>   pagina <135>
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Documenti su una- mancata masipm di FeÙàé Otyini iati
E dettogli risultare dagli Atti die non solo parlasse col detenuti politici, ma
sibbene prendesse anche qualche cosa da) medesimi. Nega che prendesse cosa alcuna, o lettere, ne che queste gli venissero gettate. E dettogli che gli venisse buttata una lettera p. Rimini. Lo nega.
E nuovamente dettogli la cosa stessa secondo risulta dal deposto di più te­stimoni. Torna a negarlo dichiarando che i Testimonj sono falsi, mentre nulla esso ha fatto, nega poi che dai politici prendesse denaro non avendone di bisogno, mentre il Padre gli manda qualche cosa. Contestatogli risultare dagli Atti avere esso preso il denaro, Lo nega.
Contestatogli il ricevimento della lettera, e la di lui risposta, Lo nega, e torna a dire che i Testimonj sono falsi, e gli vonno male. Int. se con chi fosse solito di andare a mangiare. Risp. che andava qualche volta con Marangoni, con Tamanti, ed anche cogli
Ausiliari. Dettogli quanto ha deposto Tamanti,
Lo nega, dichiarando che mai ha pensato di tradire il suo Sovrano, la sua famiglia essere tutta attaccata al Sovrano, che è ascritto alla Truppa fin da piccolo, nega che avesse cattive interazioni, e fosse di concerto coi De­tenuti, ed in prova dichiara di avere fatto istanza di essere trasferito in Roma p, riunirsi colla famiglia, ripete che nulla ha commesso, di più rammenta, che per non essere nel Porte avea anche fatto istanza di es sere mandato di guardia alla porta. Si raccomanda essendo innocente. Fatto ritirare, è stato introdotto Vittwio Marangoni, ed interrogato. Risp. che nulla sa di quanto si pretende, è innocente del fatto, sono undici mesi che soffre, ed alle nuove contestazioni nega che fosse Camerata di Tamanti o Bonadrada, era eguale con tutti ed ora andava con uno, ora andava con un'altro. Dettogli risultare dagli Atti la loro unione, Lo nega.
Int. se fosse informato di alcun progetto di fuga, Risp. che nulla sapeva, conobbe questo progetto, dopo carcerato quando gliene
parlò 11 Giudice. Dettogli che esso viene anche designato p. uno di coloro che avrebbero favo*
rito la fuga, Risp. che Tamanti p. scolparsi avrà incolpato altri, nega che sapesse cosa
alcuna. Int. se avesse veduto mal gettare dal Forte Oggetti, come lettere, denari.