Rassegna storica del Risorgimento
D'ANCONA ALESSANDRO
anno
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1915
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pagina
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878
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878 /'. Barbara
tava in questo modo pittoresco : Iddio crea gli uomini e questi fauno il labbro, il sarto, il contadino, il cocchiere, il commer* ciante, il governatore, il giudice e, sì può aggiungere, il professor di lettere italiane nell'Università di Pisa . Gli offici degli uomini possono essere più o meno importanti, di più alta o più bassa sfera, ma l'esser uomo è un bene di gran lunga su-periorej Vuomo non deve eawassorbito dal projemonista, giacché il grande scopo della vita è l'acquisto della vera forza dell'nomo; la coltura cioè di ogni potenza dell'anima e di ogni altra qua- lità spirituale .
Orbene Alessandro D'Ancona non fn soltanto professore di letteratura, fu soprattutto un uomo, un uomo italiano!
Un amico pisano del D'Ancona Ila raccontato che la sua casa fu per molti anni a Pisa centro di attrazione per gli studiosi non solo, ma anche per ogni persona colta. Mentre gli amici erano raccolti nel salotto vicino allo studio del marito intorno alla signora Adele (che fu preziosa compagna al signor Alessandro, la degna donna di quel degno uomo), il D'Ancona faceva delle brevi apparizioni dalla porta del suo studio o un breve giro nella sala, e ogni volta con una parola arguta, un frizzo, un aneddoto, che sprizzava dalla sua vena inesauribile. Questo ricordo caratterizza il D'Ancona e conferma ciò che dicevo da principio: lo studioso si staccava spesso dal suo lavoro per tuffarsi nella vita, partecipando a tutte le cose della vita, belle o brutte, buone o cattive, sentendo che nulla poteva essergli alieno di ciò che fosse umano.
E per ciò fu egli stimato e amato dagli uomini e dalle donne della sua generazione, più che per i suoi meriti letterari e scientifici, che tuttavia gli procurarono la considerazione e l'amicizia dei dotti di tutti i paesi; per ciò, se l'antico direttore della Nasione fu senza dubbio uomo di parte, se ebbe in vita sua a combattere uomini e cose che non gli piacevano, poiché nessuno dubitò mai del suo disinteresse,' poiché egli al suo partito fu sempre fedele, poiché le armi di cui si servi non furon mai attossicate, meritò che alla sua morte fosse onorato dagli uomini e dai partiti più diversi. Ma anche chi non lo conobbe, oltre ammirare lo scrittore nelle sue opere, loderà e amerà l'uomo, specialmente quando saranno pubblicate le sue lettere, che i figli stanno pietosamente raccogliendo ordinando per la stampa.