Rassegna storica del Risorgimento

VENETO ; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1933>   pagina <159>
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Mazzini e fi moìmnto imurrezionala nel Veneto 150
Le bande progettate si forniscono in diversi punti. Qualcuna, come quelle condotte da Andruzzi e Talazzi, fece incursioni nel Friuli, ma Garibaldi non si mosse, in quanto egli avvertiva che Mazzini precipi­tava l'azione prima che fosse matura. L'ora venne, più tardi, e fu an­córa la monarchia a raccogliere la bandiera dell'unità e portarla più avanti, alla fine di un'altra tappa.
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La lettera di Mazzini relativa a un'azione sul dentro , e che più sopra abbiamo riportata, non può essere stata la sola spedita a Parma sull'argomento, ma dev'essere stata preceduta da una certa prepara­zione. A Parma Mazzini ha sempre pensato' con un certo interesse. Benché; * personalmente estraneo, .; moti del 22 luglio del 1854 ebbero però il carattere e i difetti di altre consimili insurrezioni preparate nel suo ambiente. Prima e dopo di esse elogiò la classe operaia parmense per lo spirito che l'animò nell'uccisione del duca Carlo III e negli atten­tati numerosi e terribili, che seguirono le feróci repressioni compiute dalla duchessa reggente associata al Krauss.
Una prova dell'efficace propaganda mazziniana a Parma, per orga­nizzarvi una spedizione a Boma, l'abbiamo dal numero notévole dei vo­lontari parmensi che sbarcarono a Talamone : 27 sui 70 di quella im­presa e fra essi parecchi intellettuali, come il Fochi, il Bandini, il Son­ami e altri.
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L'opera e la figura di GIOVANNI MAZZADI è purtroppo quasi ignota. Egli fu uno di quei silenziosi patrioti che operarono agli ordini di Mazzini, tenendo vivi i rapporti fra lui e la massa che aderiva al suo movimento. Fu un rigido e non volle mai temperare la sua fede repub­blicana né alla necessità dei tempi né a quelle politiche. A sue spese faceva la spola fra Parma e la Svizzera portando messaggi, stampe, ordini da diffondere, anche quando Parma s'aggregò al Piemonte, per cui egli subì persecuzioni dal governo di prima e da quello di poi.
ENRICO PONTOLI (1816-1864) appartiene pure alla categoria di quei patrioti che diedero quasi tutte le loro sostanze per la causa ita­liana. Combattè con Garibaldi nel 1859 e nel 1860 e poscia lavorò atti­vamente nei Comitati di Provvedimento, spendendo molto del suo.
FAUSTINO TANAKA è una delle tìpiche figure del mondo gari-