Rassegna storica del Risorgimento

VENETO ; MAZZINI GIUSEPPE
anno <1933>   pagina <161>
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Appunti e notizie
Iosa DI SESSAOT'ANTSI VA. a Cosi in quei tempo medesimo nel quale in Francia ferveva l'opera demolitrice di filosofi e di letterati precursori dei demagoghi e dei carnefici, l'Italia non ripudiando le splendide tradizioni, ma accettando insieme i severi moniti del passato, maturava il proprio rin­novamento, che sarebbesi non v'ha dubbio compiuto, senza il turbine di pe­regrine spade, senza eccitare quegli odi profondi che si possono deplorare, ma si comprendono, e ritardano il trionfo della civiltà. Non è già ch'io di­sconosca i benefici recati anche a noi dalla rivoluzione francese : ma quando penso quale essa trovò l'Italia, quale lasciolla; e la diuturna oppressione -onde fu seguita; ed il penoso lavoro che fu necessario al paese per emanci­parsene, sempre più mi sento tratto a rendere omaggio agli scrittori ed al pensatori del secolo decimottavo... . E prima ancora : il risorgere di un. popolo deve anzitutto avere la propria causa efficiente in seno al popolo stesso, nel sentimento de' suoi mali, nella volontà ferma di mettervi ira termine, nella coscienza del proprio diritto. E quando tutto questo manchi, qualunque occasione gli si presenti passa inavvertita, qualunque forza esterna si accinga a liberarlo assume 11 carattere di nuova tirannide. Soni parole queste pro­nunciate da Carlo Belviglieri in Firenze nel 1872 ragionando di L. A. Mu­ratori.
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Foirrx KERMI. Innegabili gli aiuti stranieri, dati, beninteso, per iute ressi egoistici di soddisfazione Immediata o futura, veri gli eroismi di sin gole persone, e gli uni e gli altri elementi Importanti nella costituzione dello Stato Italiano. Ma vi è un terzo demento, senza il quale gli altri due poco o nulla sarebbero valsi, v*ò U popolo italiano che, col mutare lentamente la propria vita, e talvolta con atto preciso di volontà, ha contribuito efficace-