Rassegna storica del Risorgimento

TORINO ; MUSEI
anno <1933>   pagina <179>
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Mbitè e Periodici 179
ALESSANDRO CUTOLO, II Decurìonaio di Napoli (1807-1801); Napoli, a cura del Comune, 1932.

L'Archivio Storico del Comune di Napoli, che contiene atti della vita Municipale Napoletana dal 1387 sino al 1861,. è una fonte preziosissima per la storia della metropoli del Mezzogiorno. Esso è diviso in due sezioni: della parte antica, che comprende le scritture che varano sino all'a Occupazione Mi­litare Francese , il Cutolo si era largamente servito per un suo recente la­voro su I privilegi dei Bovrani Angioini alla Città di Na-poii; alla parte mo­derna egli ha ora attinto per questo suo nuovo volume, che appartiene, come il primo, alla collezione di Documenti e Monografie di Storia Comunale Na­poletana, edita a cura del Comune.
JB* stolto parlare dice nella prefazione l'Autore di storia puramente cittadina : la storia e un tutto organico, runa parte connessa Intimamente all'altra. La vita municipale di Napoli, dal 1806 al 1801, risente di tutti i moti del Risorgimento napoletano, parte integrante del più vasto risorgi­mento d'Italia. E' naturale quindi che, ubbidendo a tali criteri, il Cutolo che alcuni tra, i documenti più importanti politicamente ha anche pubblicato nella Miscellanea In onore del Lazio abbia trascritto per intero gli atti di maggiore risonanza per la vita politica napoletana, mentre si è limitato a dare un semplice, ma esauriente riassunto degli altri che interessano la vita meramente amministrativa del Comune.
Il Decurionato, creazione di Re Giuseppe* sórse in Napoli in virtù di una legge, emanata PS agosto 1800, sulla divisione ed amministrazione delle Provincie. In base ad essa il territorio del Regno veniva diviso in tredici Provincie e le università,, per tutto ciò che concerneva l'amministrazione co­munale, dipendevano dagli Intendenti provinciali sotto l'ordine del Ministro dell'Interno. I Decurioni trattavano gli interessi delle università ed elegge­vano gli amministratori (sindaci ed eletti).
L'amministrazione Municipale della città di Napoli era affidata ad un Consiglio detto jDÒrpo della Città, composto da sei membri presieduti da un e Presidente della città .
Nel 1816 alla restaurazione la legge fu modificata. In ogni comune fu Stabilito un sindaco, un primo e un secondo eletto, un cancelliere archivario. un cassiere, un consiglio comunale, sotto la denominazione di decurionato. SI stabili che per lo meno 11 terzo del componenti il decurionato dovessero saper leggere e scrivere. Le discussioni e deliberazioni del Decurionato av* venivano a porte chiuse e a vocazione palese; nessuna deliberazione poteva essere eseguita senza approvazione dell'Intendente, W Napoli l'amministra­zione era affidata ad un Corpo di Città composto da un sindaco e dodici eìe'Mv