Rassegna storica del Risorgimento

TORINO ; MUSEI
anno <1933>   pagina <181>
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Libri o Perioditi 181
Francesco Nicola De Mattheis, nato a Teramo a detta del MicMtelli net 1773 (e non nel 1777, come scrive 11 Genoino), giudice civile, segretario della R. Giurisdizione, severissimo Procuratore G.le della Gir. Corte Culmi­nale, e quel che più conta fedele ammiratore del Principe di (lanosa 4p parve al Ministro di Polizia, nella reazione del 1821,:-eome l'uomo più indi­ato per reggere la provincia della Calabria ultei*Iin?é, ancora agitata dai ten-tefàaà tàvbluzionarl di Raffaele Poerio e dei suoi emissari. Il De Mattheis venne- ìnSenàente m (Cosenza, cosi, il 12 settembre 1821 (cosi va corretto 11 1823 del. 2etteinbrlni). E da allora, non per inala fede, ma perchè spinto dal suo zelo eccessivo per la causa dell'altare e del trono e perchè coadiuvato da indegni funzionari, che sacrificavano, per vendette private, degli innocenti, cominciò a vessare in tutti i modi le oramai pacìfiche popolazioni Calabresi. Nei prhtìi giorni del 1823 una supplica perveniva in Catanzaro al tenente co­lonnello Austriaco barone von Woeber. Proteste innumerevoli contro l'inten­dente giungevano, oltre che a Re Ferdinando allora a Vienna, persino -al-l'Imperatore. Una determinazione Reale del dicembre 1823 invitava De Mat­theis a dar spiegazioni; la falsità delle prove addotte a sua scusa provocò il R. Rescritto del settembre 1824, che affermava che non v'era dubbio che da parte dell'intendente v'erano stati intrighi, sevizie ed abuso di potere. Dietro decisione della Camera criminale della Corte suprema di giustizia fu spiccato quindi, nel dicembre 182ó, un mandato d'arresto contro De Mattheis: arrestati dopo di lui furono Don Raffaele D'Alessandro Don G. Battista De Gattis, Raffaele D'Agnese, Vincenzo. Gatto, D. Leopoldo Paparossi, D. Fran­cesco Paparossi e 11 medico D. Gabriele Gotti. Questi ultimi due morirono durante l'istruzione del processo, assente e fuggiasco sempre l'altro Im­putato Salvatore Guerra.
De Mattheis fu rinchiuso nel Forte dell'Ovo, D'Alessandro la queKo;; del Carmine. IO di li, per lunghi anni, tempestarono di suppliche 11 Re e il Duca di Calabria, reggente del Regno durante il viaggio in Ispagna ed in Francia di Francesco I (28 settembre 1820-29 luglio 1830), protestando la loro inalte­rata fedeltà e caricando di contumelie 1 ministri Medici e Tommasi a altret­tanti Selani o Maioni di Bari .
La causa si trascinò a rilento per piti di cinque anni. Il processo -nota a questo proposito In una sua Inedita Memoria Luigi Blanch , ri­velato al Regno e all'Europa (inali erano gli uomini ed l metodi con i quali l goreraava il paese, disegnò perfettamente la falsa posizione del Ministero, giacche ha quella trista vicenda, vedeva il male, non lo voleva e quando an­dava ad arrestarlo la parola d'i responsabilità gli faceva l'effetto della testa di Medusa, e si lasciava trascinare a divenir complice di uomini che date*