Rassegna storica del Risorgimento
AZEGLIO, ROBERTO TAPARELLI D' ;CRIMEA
anno
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1915
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pagina
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886
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886
Varietà
terra un trattato d'alleanza. Si presento subito fatale il dilemma al governo sardo: o l'isolamento completo con tutte le sue funeste conseguenze, o V intervento con o senza l'Austria. Il momento fa grave,' delicatissimo. Scriveva in proposito Emanuele D'Azeglio alla madre, il 6 dicembre * :
Qnant à l'importance da moment dans leqael nous nous trouvons vous pouvez en faire une idée plus complète maintenant que vous connaissez l'existence da traité avec l'Aostriche. Le fatti est que diplomatiquement parlant nona ne nons sommes pas depais bien longtemps trouvés dans des circonstances qui demandent plus de circonspection et d'activité de notre part....
H Governo sardo non esitò: compatto il ministero giudicò necessario di nscire dalla neutralità: ognuno dei ministri pensò in quel momento quello che in modo aureo espresse in ima sua lettera alla moglie Massimo D'Azeglio che in tempo di burrasca è più piacevole essere imbarcato sa una fregata che giocato a palle dalie onde sul gozzo: e, per uscir di metafora, perchè al giorno della liquidazione sarà meglio essere in sala con quelli che la faranno, piuttosto che fuor dell' uscio *.
Solo vi fu divergenza nel modo di uscire dalla neutralità con dignità e con coraggio. Il Dabormida, ministro degli affari esteri, geloso tutore degli immediati interessi del paese, esitava a fargli correre il rischio di una così costosa avventura senza la sicarezza di adeguati compensi morali e materiali ed esigeva quindi per la conclusione del trattato serie garanzìe per l'avvenire: Gavonr invece, impaziente di non lasciarsi sfuggire un'occasione che intuiva propizia, con audace giuoco avrebbe stipulato l'accordo anche incondizionatamente.
Le trattative furono penosamente condotte perchè da una parte Francia ed Inghilterra per non irritare l'Austria si opposero alle domande del Dabormida, dall'altra questi difese ostinatamente la sna tesi. Di questa opposizione del Dabormida qualcosa trapelò in pubblico e corse allora là voce che egli fosse al trattato recisamente ostile8.
* Dai carteggi- Inaliti oit.
* Lettere di Massimo D'Azeglio a sua moglie Luisa Blondel,, per cura di Giuuo CASCANO, Milano, 187 p. 422.
V. in proposito di questa voce, V. E. DABORMIPA, Vincenzo Gioberti e il generale Dabormida, Bocca, 1876, p. 00. Anche recentemente il GABOTCO {Di