Rassegna storica del Risorgimento
FANTI MANFREDO
anno
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1916
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pagina
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4
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M, MawMipi
Noi aspettiamo con impazienza gli oracoli del Congresso Militare di Parigi, e che i diplomatici lascino parlare i cannoni nel modo che l'intendono quelli che sanno maneggiarli.
Del lesto la verità si fa sbrada, ed ormai tutti sono convinti (parlo dei militari), die bisogna finirla colle considerazioni, e che bisogna fare la guerra dove e come conviene agli Alleati, e non dove e come conviene all'Austria e compagnia bella, che è quanto dire alla Russia.
Non mi lusingo certamente che i Governi Alleati siano per anche dello stesso avviso, ma non dispero che vi arrivino poco a poco e loro malgrado. Quest'anno vorranno forse continuare sul piede antico, ma non riusciranno certamente a risultati che corrispondano ai sacrifizi di ogni genere che dovranno fare.
Se quest'anno ci mandano (i Piemontesi) in Asia con Inglesi e Turchi
come i più credono, la campagna ci riescirà assai penosa.
Addio.
Tuo Aff.mo
M. FANTI.
A Parigi era stato convocato un Consiglio di guerra formato dai capi degli eserciti alleati. Vi intervenne anche il Lamarmora, che lasciò il comando della spedizione piemontese al Durando. Il Fanti assunse allora il comando di una divisione.
Castenedolo, 20 giugno 1659, Amico Car.mo,
li Austriaci hanno nella scorsa notte abbandonato le posizioni di Montechiari, Castiglione fortissime posizioni, dove hanno manovrato moltissimo durante la pace, e dove fin ieri avevano tre Corpi d'Armata.
Ieri a mezzodì l'Imperatore d'Austria era a Castiglione insieme a Hess, Benedek, G-iulay e Zobel.
Non posso dirti di più. Addio.
Mille saluti alla tua Signora e un bacio alle bimbe.
Tuo aff.mo M. FANTI.
Nella battaglia di Solferino e di S. Martino la brigata Fanti per una sagace mossa del suo capo valse a liberare la divisione Durando dal grave pericolo di essere circondata dai nemico. In quei combattimenti, scrive il Oarandini, la divisione Fanti raccolse inestimabili allori e perdette 1008 uomini fra cui 48 ufficiali.