Rassegna storica del Risorgimento

I CANDIDATI Al SPATO IL 0 ITALICO"
Sou appena si diffuse per le città del Regno ftalico la notizia che era per costituirsi il Senato consulente, molte ambizioni si risvegliarono, e in molti di coloro che aderivano di cuore al nuovo ordine di cose instaurato da Napoleone I sorse la speranza di es­sere chiamati a occupare un seggio senatorio. L'uflìciò di senatore si presentava come onorifico e lucroso; e poteva apparire come una ricompensa dovuta non pure a quei cittadini che sino dalla prima venuta di Bonaparte nel 1796 avevano dato il nome e l'opera per le istituzioni repubblicane e francesi, sì ancora a quelli che avevano aspettato i più fermi e moderati ordinamenti del Regno, italico per distaccarsi risolutamente dalla tradizione delle vecchie idee e dall'amore per i vecchi governi. Fu adunque da ogni parte un affacciarsi di candidature, per le quali si misero in moto in­fluenze e raccomandazioni *; se non che, a parte la scelta dei senatori d'arbitrio regio, bisognava fare i conti con i collegi elet­torali dei possidenti, dei dotti e dei commercianti che erano rispet­tivamente convocati a Milano, a Bologna e a Venezia per la formazione delle liste di proposta per i senatori che dovevano, a termini dello Statuto costituzionale, essere scelti come rappresen­tanti dei singoli dipartimenti. La convocazione dei collegi, u questo fine, fu indetta per il 16 settembre 1808, ed ebbe luogo regolar-
* II Senato dal Segno Italico è stato argomento, d'euri artìcolo da me pubblicato nella Biòtta d'Italia àellfav'mfy nel quale nò tracciato sommariamente la storia documentata di questo istituto t -dalla sua prima origine negli statuti co­stituzionali del 20 dicembro 1807 e del 2l marzo 1808 sino alla uà rovina nel­l'aprile del J.8Ì.4,
a Si ritrae, p. ea. dalla lettera del prefetto Somonaari all'Aldini, da Udine 20 settembre 1908, con la quale gli raccomandava alcuni desiderosi di esser fatti senatori, in A. Z.VKÒWI,. Ành Aldini e i tuoi (-empi, Ut 506.