Rassegna storica del Risorgimento

ASSEMBLEE ; REGNO ITALICO
anno <1916>   pagina <10>
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Torniamo Canini
ménte a Milano per i possidenti sotto la presidenza dì Fran­cesco Melzi d'Eri.1, in Bologna per i dotti presieduta da Antonio Oodronchi e in Venezia per-1 commercianti presieduta, da Giu­seppe Treves K Ma cotesti collegi, sebbene in alcune proposte -sì accentuasse qua e là qualche spirito d'indipendenza, erano chia­mati a operare sotto l'influsso allora potentissimo del governo il quale sino dall'Il agosto, con dispaccio-circolare ai Prefetta del Regno, aveva loro richiesto un elenco dei cittadini del rispettivo dipartimento che, a loro giudizio, avessero i requisiti necessari per essere proposti ai Collegi elettorali per la designazione a can­didati per il Senato. I Prefetti risposero tutti, alla metà dell'agosto, e le loro note, quasi per tutti i dipartimenti conservatesi, sono preziose testimonianze per conoscere l'opinione prevalente nelle Provincie sopra gli uomini che più apparivano come fautori del regime napoleonico e benemeriti ida esso, si da essere elevati all'alta dignità.
A me sembrano meritevoli di essere conosciute qneste proposte prefettizie, perchè, provenienti da uomini elettissimi, come furono quelli che il governo del Regno Italico prepose all'amministrazione delle provincie, si possono considerare come un quadro della no­biltà e della borghesia liberale che durante quel regime posero il fondamento all'organizzazione patriotica che fece più. tardi i moti rivoluzionari preparatorii della redenzione italiana. Dalle note prefettizie dei candidabili al Senato e dalle informazioni di fatto che accompagnano i nomi e da ciò che sappiamo sui precedenti politici dei designati, risulta chiaramente che un concetto di pro­fonda equità presiedette alle designazioni e uno squisite senso pra­tico additò come meritevoli del seggio senatorio cittadini veramente degni di tale onore. È anche osservabile il fatto che le designa­zioni furono per lo più coutenute entro limiti assai discreti: il numero delle persone indicate M assat) limitato e solamente il prefetto dell'Olona, ohe èra il bresciano Lucrezio Longo (uno dei rivoluzionari del 1797, ohe ebbe poi una parte piuttosto equivoca nel rovescio del 181* e fu chiamato a far parte della reggenza austriaca), trovò che il bel suolo milanese era assai ferace di pos­sibili senatori, e come tali rassegnò un centinaio di cittadini di
1 Bollettino deli Uggì del Segno d'Italia, Milano, B. Stamperia, 1808, p.608