Rassegna storica del Risorgimento

CORIO LODOVICO
anno <1933>   pagina <804>
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[Àliti e por iodici
Da '.Creato e da altri centri minotì, anch'essi molto Importanti, le idee acqui­site, e le aspirazioni, si Irradiavano, spingendosi fin oltre i monti, fin nello Germania meridionale, <jove gli immillati ed i Patrioti si mantennero in contatto diretto con gli amici del sud e cooperarono parallelamente alla for-denze repubblicane, ma sopratutto nazionali, giù dal Andre del Settecento; di rettamente il Tugendlund lì la Società dei Raggi, o Centri, ambedue con ten--denze repubblicane, ma sopra tutto nazionali, già dal finire del settecento: di quel secolo che soltanto a torlo poteva esser definito r negativo e con uomini negativi;; n cui tutti volevano distruggere e nessuno edificare .
Ad aderbe a tale movimento, anzi ad iniziarlo, furono dapprima vari studenti trentini presso l'università di Bologna:, l quali, per ragioni di carat­tere generale, chiesero d'essere sciolti dal legame politico con la nazione ger­manica e di venire aggregati a quella italiana: domande ehe fecero stupire e che misero in allarme l'illuminato governo di Mario Teresa.
Non era passato neppure un decennio che Cari'Antonio Filati, l'audace pen­satore del Trentino, propugnò, con molta fermezza, le nuovo idee politiche.
Erano questi, squilli di battaglia, che destavano giustificata apprensione in Germania, perchè era chiaro come gli assertori del nuovo Indirizzo, che crescevano di giorno in giorno, mirassero ad un unico complesso politico; e come ormai sempre più ansiosi rivolgessero gli sguardi verso centri per loro più naturali di cultura e di lingua, centri che avrebbero finito con l'Imporre il problema della fusione politica.
I grandi fermenti prerivoluzionari hanno echi profondi anche nelle val­late e nelle cittadine delle Alpi centrali.
Nessuno si meravigli che anche a Bolzano, che anche a Rovereto, con l'Ac­cademia degli Agiati, che anche In Tal di Non, gli animi dei più evoluti, dei più preparati, del più sensibili fossero pronti a rivolgimenti politici; non già per compiacere o imitare gli andamenti francesi, ma per iniziare aat se, col favore del tempi nuovi e delle nuove aspirazioni, come ben dice Renato So riga, nella prefazione al libro dello Zieger, un movimento di carattere più evolutivo che rivoluzionarlo, più monarchico che repubblicano, più unitario che federativo, più a fondo regalistico che a tendenze vaticanlste .
Già, anche a tendenze, per lo meno, poco vaticanlste, portando, i movi menti nazionalistici, quel tanto di lumi che; tra tutto, volevano, o si propo nevano di aggiustare un po' le cose anche con la Chiesa, anche con la tradi­zione, anche con l'autorità suprema della Chiesa cattolica apostolica romana.
II Trentino par che sentisse., già fin da quei lontani giorni, la predestina-alone di miluogo tra la media Buropa e la Lombardia, ed iniziava, per pro­prio conto con modi, poi, uniformati o conformati ad altri grandi centri, l primi aggruppamenti unitari che ricordi la nostra storia, mediante una serie