Rassegna storica del Risorgimento

CORIO LODOVICO
anno <1933>   pagina <806>
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806 LibH * periodici
voKione intemerata alla patria, liei 1848 Inviato lombardo a Venezia, membro del Comitato ultimo di difesa di Milano, profugo politico, posehii e difen­sóre e patrocinatore della causa dei profughi politici, dal 1869 al 1800 Presi­dente del Consiglio provinciale di Milano, dal 1862 al 1876 vice-presidente della Camera dei deputati, certamente tra i migliori, se anche non mì sommi.
li Restelli, uella molteplice su.a attività parlamentare, fu relatore della legge per la Soppressione delle Corporazioni religiose nella provatela di Roma e della Legge MilVamminifilrazioM del airìmondo dello Stato* :e sulla coatffr UTUà. Bone la stima del più eminenti uomini politici del suo tempo? Orlspi fece di lui un magnifico élogioi: Attraverso la vita ài lui e nel carteggio familiare-politico, vediamo in scena il. Risorgimento, nelle sue fasi principali, ed i fattori di esso più grandi ; Vanno 1859, la questione di Nizza e Savoj.i, la spedizione del Mille, il dissidio Garibaldi-Cavour, la tragedia !M Aspromonte, Napoleone III, Ricasoli, Rattazzi, Lanza, Sella, Mlnghettl; Crìspl] Bonghi, f os-r!o> terrari, Bertoni, la caduta delia Destra te ci sfilano davàtìtì sotto la luce dei giudizi, dei rapporti del Restelli., che fu uomo dì grande equilibrio morale e politico, e che vedeva quasi sempre negli avvenimenti etra proto nò1 ita ed acutezza.
Ma, di tutta questa nobile vita, amo richiamare l'attenzione particolare degli studiosi sulla missione che il R. ebbe a Venezia, dai primi di aprile al' 20 luglio 3848.. tJn breve periodo, densissimo di fatti. HS di conseguenze fatali. Dalle eroiche cinque giornate di Milano, slamo portatìÈPun tratto in mezzo alle più gravi responsabilità di governo . il Governo provvisorio di Lombardia che vuol dosare I suoi sentimenti e procedimenti rivoluzionari: e le nuove necessità di allacciar relazioni, rapporti, legami con tutti gli altri governi d'Italia, saldi, da tempo, come il Piemonte:, o provvisori ancbfeòsi, come teì wzia. o semplicemente con le città viclne>} e> .coDj l'estero, con; l'Inghilterra, con la Francia, con la Svizzera etc.
Milano ai trovò in tutte le alternative in cui si vengono a trovare *' go> verni nuovi, sul primo momento. Stato o municipio? Visto bene o male 11 rivolgimento? E col Piemonte? Combattevano per la stessa causa? Quali i patti di garanzia? I monarchici non erano minacciati di >Jilplgimehtp dal democratici? E che facevano questi, se non intralciwfe; dividere, indebolire, concorrere grandemente ad affrettare! la disfatta? La Francia avrebbe pre­ferito un governo simile al suo: ma si dichiarava piena di rispetto fior t frazione altrui. L'Inghilterra si preoccupava della influenza della Francia; quindi, cercava d'insinuarsi e trarre partito per sé. Non sto a dire dell'Au­stria. Carlo Alberto Intanto, entrato in campo, riporta le prime vittorie. Le cose paiono andar bene, da principio. 3RJ: Milano? Molta accademia e po-.chi1 !. TJn solo uomo aveva capita la situazione: Éuciano. Manara