Rassegna storica del Risorgimento
CORIO LODOVICO
anno
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1933
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pagina
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807
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Libri periodici 807
Creare soldati, costituire legioni, marciare, marciare, Incalzare il nemico in fuga, non dar tregua ad esfeo}] . la suprema necessità. Ma le difficoltà sono moltissime, ed ognuno, per poco informato cne sia, le può avere presenti. .Francesco Restelli, mentre afl-tri Lombardi vanno quali messi presso altri governi, si reca incaricato del Governo idi sLombardia presso il Governo provvisorio di Venezia. Venezia, sul primo* anch'essa entusiasta, come Milano, e come tutte le éStìtÈt che aerano data la libertà;. ftteruo di Milano lavorava per la fusione.' JE il H, ne fu fervidissimo ed autorevole propugnatore. Sul bel principio* il pericolo accomuna nei sentimenti e nei propositi tutti gli Italiani. Ma, poi, sorgono le gelosie municipali e si pensa a governi separati, invece che alla fusione.; Venezia vede, nel Piemonte, l'alleato; non vuole saperne di unione duratura, permanente, della fusione.
Carlo Alberto' proclama : L'Italia farà da sé, ed è presunzione che è bello avere avuta. Daniele Manto invece propenderebbe per un Intervento straniero. Vengono, dopo* le luminose speranze, le fatali, irreparabili delusioni. Le defezioni napoléìfàng,, i disastri dell'esercito pontificio, il rialzarsi dell'Austria, 1 Piemontesi eòi Lombardi, i Toscani ecc. in fuga, in rotta rovinosa; Anche Venezia cambia. Ed ora dichiara l'annessione al Piemonte.
La missione del Restelli, in tutto Questo: turbine di eventi, fu d'un'im-portanaa grandissima. Senza aver fatto nulla di eccezionale fece moltissimo. Illuminò il suo governo, tenne- Mioni rapporti fra i due Governi: lavorò per la fusione, con tutta lealtà, con convinzione, con efficacia,; meritando il plauso e la fiducia di chi aveva confidato} in lui. Lavorò per l'Italia.
Il carteggio del Ut. al Governo Provvisorio Lombardo, vibrante della più disinteressata equanimità, aiuta a chiarire una verità fondamentale per la storia dell'anno 1848, cioè che Carlo Alberto e i membri del Governi Provvife ori Lombardo e Veneto fecero tutto quanto era in loro umanamente possi Mie, possibile nelle loro capacità sincere e di uomini pieni di buona volontà.
Non ci fu alcun grande uomo di Stato? Si potrebbe discutere se furono i tempi turbinosi ad impedirlo, o se effettivamente mancò chi potesse disciplinare e costringere gli eventi.
il B, assolse ottimamente gl'incombenti d'inviato straordinario, e, inoltre, si prodigò, eoi suo grande ascendente, in una infinita varietà di altre mansioni che integravano la sua missione.: procurare prestiti e sussidi al Governo Veneto, dirimere controversie fra 1 diversi capi di volontari e specialmente fra 1 toro capi, e perfino rivolte ed ammutinamenti scoppiati a bordo delle navi napoletane.
Bello il disinteresse del Restelli! Alle sollecitazioni del Governo Provvisorio, perche desse la nota delle spese fatte e da fare, rispondeva.: se Ne Ite*.