Rassegna storica del Risorgimento

CORIO LODOVICO
anno <1933>   pagina <811>
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ZiSbatè e periodici 811
parecchi fatti sono aggiunti: Sembra ohe Garibaldi ormai sentisse d'aver com­piuta la propria missione e tentasse dì guardar-dall'atto gli avvenimenti al quali aveva assistito e spesso partecipato quasi per mezzo* secolo.
L'opera certo e più completa e più rotile, quantunque risenta del momento in cui Garibaldi, malcontento M tante cosev e??* preso da fògfre .ostilità contro ti Papato, la Monarchia e M Mazzinlanlsmo, per 'in accentuava antipatie e giudizi eccessivamente pessimisti che in altri tempi sapeva attenuare.
Alle Memorie si ricollega l'opera I Mille, probabilmente nata in seguito alle polemiche suscitate dalla pubblicazione del Diario di Carlo Persano e del­l'Epistolario di 'Giuseppe La Farina, due scritti giudicati poco riguardosi verso Garibaldi e Verso la spedizione da questo condotta nel 1800. per cui venne un'appassionata risposta di Agostino Bertani, Ire d'oUre. tomiba, alla quale seguirono scritti antitetici numerosi e questioni personali.
Garibaldi partecipò alla polémica collo scritto : Ai miei concittadini : Due parole di storia, Caprera 3 aprile 1870, mandato al genero Stefano Canaio ed ora ripubblicato nel Voi. IT dell'Edizione nazionale. Appendice n, p. 015 e seg. Qui già si accentuano gli spiriti che si notano nella redazione definitiva delle Memorie, attraverso il ricordo dei principali fatti della vita di Garibaldi, * cominciare dal ritorno di questo in Italia nel 1848 dopo l'impresa d'Ame­rica.
Io. ed i miei compagni (così scrive) tra cui il Colonnello Anzani. uomo distintissimo per principi] veramente democratici, per pratica e teoria mili­tare insuperabili, giungevamo d'America, senz'altre notizie che le prime ri­forme papali, col programma : Servir la causa Italiana capitanata anche dal diavolo ! e conseguenti allo stesso scrivemmo, al Nunzio pontificio di Rto Janeiro, offrendo i nostri servizi a Pio IX. Si veda quanto a noi. Repubblicani Liberi pensatori, eostava di abnegazione l'offrirei al nemico del genere umano per vedere unificata questa nostra Italia . E di qui parte per ricordare l'azione deleteria di Mazzini, schiavo di teorie, in tutti gli incontri che ebbe con Garibaldi' dal 1848 In poi. Insiste su due punti : il 1860> in* cui Mazzini d'accordo con Bertani, coll'ideaxe un attacco nello Stato Pontificio e con altri maneggi avrebbe indebolita l'azione garibaldina, ed il 1807 a proposito della confitta di Mentana che attribuisce in gran parte a Mazzini] accusato di avere colla sua propaganda provocata la depressione e le diserzioni fra 1 vo­lontari. B negli aspri attacchi di Garibaldi Mazzini occupa 11 primo posto rispetto alla monarchia ed al clero che sembrano apparire in un piano secon­dario. Certo Garibaldi k sotto le impressioni delle accuse fattegli più volte di aver collaborato colla Monarchia e di nou aver proclamata la Repubblica. Questo spiega come contro Mazzini Garibaldi diriga 1 colpi ptfi forti nella sua appassionata difésa che fa di se stesso profittando della polemica sorta a