Rassegna storica del Risorgimento

BRESCIA ; CONGRESSI STORICI
anno <1933>   pagina <840>
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Atti dulìa sooìetà
Legge quindi la sua relazione, che .verrà inpKsimumomé pubblicata sulla Rassegna , il senatore Vittorio Oìan ani rapporti tra i folcii ani piemontesi e il miiàntieismo piemontese-lombardo, affermando la per­fetta solidarietà di programmi e di aspirazioni fra le due regioni sorelle come attesta la collaborazione mista di elementi piemontesi e lombardi al < Conciliatore s
II prof. Adolfo Colombo, che aveva precedentemente dato breve cen­no dello stato del suo lavoro su Santone Santarosa, illustra con calda parola e con sussidio dì nuovi documenti alcune figure di Bresciani emi­grati in Piemonte dopo le Dieci Giornate del 1848, suscitando l'inte­resse del pubblico e specialmente dei Bresciani col racconto delle soffe­renze di alcuni nostri patrioti e particolarmente di Alessandro Bargnani. Ricorda anche il notevole contributo finanziario dato al circolo degli esuli da Brescia dal oob. Ercole Oldofredi.
La prof. Tullia Fransi di Milano riferisce sull'archivio Castelborgo e su alcuni documenti della polizia piemontese a Genova nel 1832. La sua relazione che fa conoscere documenti notevoli suscita una vivace discussione cui prendono parte i professori Colombo e Passamonti di Torino, riassunta e inquadrata dal Presidente sul più vasto sfondo della politica carlo-albertina.
Il prof. Antonio Monti presenta, anche a nome del prof. Giorgio Hicodemi, al Podestà di Brescia l'autografo delle memorie inedite del patriota Angusto Cesare Quarenghi durante il suo servizio militare nel 1899. Il sen. Bonardi ringrazia a nome del Podestà e della città di Bre* scia. Lo stesso prof. Monti svolge poi la sua comunicazione sull'Archivio del Governo Provvisorio di Lombardia nel '48, della quale, per l'impor­tanza della questione generale sollevata, si dà qui più largo riassuntoli
t La Società Nazionale per la Storia del Risorgimento Italiano, che ha fra i suoi fini anche quello di promuovere l'accessione dei documenti. presso le Biblioteche e presso i Musei, non può certo disinteressarsi delle sorti dell'Archivio del Governo Provvisorio di Lombardia, Tale interest samento appare più che mai giustificato oggi, in considerazione della frequenta con cui le indagini degli studiosi vengono rivolte al Quaran­totto e ai documenti di tale periodo. Quali vicende abbia attraversato l'Archivio del Governo Provvisorio di Lombardia al ritorno degli Au­striaci nell'Agosto del 1848, forse non sarà mai possibile sapere. Ma e verosimile pensare che nella tragica confusione, nel ai salvi ohi può della notte del 0 agosto, mentre si verificava l'esodo imponente di