Rassegna storica del Risorgimento
BRESCIA ; CONGRESSI STORICI
anno
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1933
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pagina
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841
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Atti dalla Società 841
12 mila milanesi da me descritto nel volume su Francesco Restelli, gli uomini che bevano partecipato alla cosa pubblica abbiano provveduto a mettòè itìalyo le carte del Governo Provvisorio. Forse il Conte Gabrio Gasati, e i membri del Governo passati con lui a Torino: a costituire la Consulta Lombarda per effetto del Trattato 13 Giugno, portarono con loro fin da quei giorni, il nucleo principale dell'Archivio. Le altre parti polarizzatesi presso le famiglie Borromeo, Guerrieri, Durini, Correnti, d'Adda, Martini, Bertani, Cattaneo, Lissohi, Restelli ecc., e da queste stesse famiglie conservate per molto tèmpo, si sono ricongiunte in questi ultimi anni, presso il Museo del Risorgimento di Milano per l'illuminata generosità degli eredi di quei patrioti.
Le ultime accessioni in origine di tempo furono appunto quelle degli Archivi Lissoni e Restelli, sulle quali fu a me possibile pubblicare dapprima il testo diplomatico del Trattato 13 giugno e dei rei aliavi protocolli, e in questi giorni il volume su Francesco Restelli che contiene, fra l'altro, il carteggio ufficiale passato fra il Governo Provvisorio di Milano e quello di Venezia. Chi legge questi documenti, e quelli pubblicati dieci anni or sono e ancora per iniziativa del Comitato Lombardo della nostra Società relativi al carteggio tra il Governo di Milano e i suoi inviati al campo, e tenga anche presente i documenti del carteggio Casati Castagnetto editi da Vittorio Ferrari, nonché quelli fatti conoscere da altri studiosi come il Cattaneo e il Pagani, ecc., non può che desiderare vivamente che tutte le parti dell'Archivio dei Governo Provvisorio abbiano a ricongiungersi presso il Museo del Risorgimento di Milano* In ogni modo è desiderabile che non rimangano presso le case dei privati; Desiderabile? Vorrei dire che sarebbe giusto che non rimanessero presso le case dei privati, potendo essere messo in discussione il titolo di proprietà, in forza del quale vi si trovano.
E' fuori di discussione che noi dobbiamo la pili viva gratitudine ai patrioti che nel 1848 impedirono che cadessero nelle mani degJSi Austriaci i documenti del G'òy.en;o Provvisorio di Lombardia.
Ma ci si deve domandare/
Chi è oggi il discendente diretto del Govèrno Provvisorio JLoui-bardia ? le Itt Indiane della Lombardia eoi- 'Memento fosse-Ma veramente attuata nel 184 Invece di essere stata smjpeemenftej * votata;*, non vi sarebbe dubbio nel l'indicare come erede di quelle carte lo Stato e nell'attribuìre a quelle carte il valore di documenti di Governo. Ma la fusione dei due Stati in effetto non ai efebei perchè non si verificò la condizione risolutiva di essa, cioè l'esito vittorioso: della guerra, che