Rassegna storica del Risorgimento

BRESCIA ; CONGRESSI STORICI
anno <1933>   pagina <842>
immagine non disponibile

8*2
Aiti datila Società
anzi, il ritorno degli Austriaci distrusse completamente in linea giuri­dica l'effìmero Stato Lombardo, che il 13 giugno aveva concluso il trat­tato dell'Unione col Piemonte, Questo fatto può indurre a discutere se l'Archivio del Governo Provvisorio sia di pertinenza dello Stato o non, invece del Comune di Milano; si intenda però la parola pertinenza in un senso assai limitato, cioè come semplice dovere della custodia , perchè in effetto tutti ,gp Archivi pubblici sono dello Stato e tale con­cetto non ha mai avuto tanta forza come oggi, in regime fascista* Ha in ogni mudo la proprietà, a mio modesto avviso* non può essere attri­buita in linea di diritto ai discendenti dei membri del governo del '48. Il presidente di un governo è egli il padrone degli atti di governo? Non sono soggetti a recupero da parte dello Stato i documenti di governo esistenti negli archivi di coloro che hanno occupato posti eminenti nella politicai Indubbiamente, l'atto per cui il Casati e i suoi collaboratori nell'agosto del 1848 entravano in possesso di quelle carte per la caduta di Milano in potere degli Austriaci era un puro atto di salvamento* in­teso a diminuire le prede belliche del nemico. Encomiabile Patto finche si voglia, ma non poteva, evidentemente costituire un regolare trapasso leti proprietà in essi membri di ciò che apparteneva alla collettività. Si può affermare che il proprietario di un tesoro cessi di essere tale, solo perchè un altro glielo salva da un incendio? La prescrizione d'altra parte non può esistere per il recupero degli atti di governo, cosi che gli attuali detentori delle frazioni in cui andò disperso l'Archivio del Go­verno provvisorio nou possono invocare il possesso che essi ne conser­vano da 85 anni. Si noti ancora che della collettività milanese il Go­verno Provvisorio di Lombardia era stato soltanto l'esponente, senza cessare, per essere un Governo: Provvisorio, di eserCitajfe anche le fun­zioni proprie dell'Autorità municipale, quali le aveva esercitate in re­gime austriaco. E 'infatti' negli Archivi di cui parliamo sono innumere­voli i documenti che riguardano l'opera ordinaria del Governo come amministratore della Città di JiJlano, alla testa della quale non era stata messa un'autorità nnovay ma continuava a rimanere il Casati con gli Assessori nominati dal governo austriaco e trasformatesi poi, con l'ag­giunta degli altri membri, in Governo provvisorio prima di Milano, e 1 là aprile 1848 in Governo Provvisorio; Centrale della Lombardia. Si noti poi ancora che quando un trent'anni fa gli eredi Bertani vendettero al Municipio di Milano l'Archivio Bertani che è sostanzialmente un archivio Garibaldino non compresero nell'acquisto le cartelle con­tenenti una parte degli atti dei Governo Provvisorio* dicendo appunto