Rassegna storica del Risorgimento

BRESCIA ; CONGRESSI STORICI
anno <1933>   pagina <846>
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ìeeji, perchè è: conservata rpi' gelosamente una pergameuta di un qual­siasi notaio del Treceuip che m documento legale che narri fatfò e: glorie reeeni come pure sono lasciati in balìa di privati dei documenti modernissimi del più alto interesse culturale, storico politico,
2QÌ abbiamo ripetutamente invocato dei provvedimenti, di tre or­dini : anzitutto la formulazione e la promulgazione di una vera legge organica sugli archivi che manca.
.Secondo : una riforma organica della legge sugli archivi e ammini­strazione generale, perchè mentre7 noi abbiamo un'amministrazione pe­riferica che dal punto di vista organico non lascia nulla, a desiderare, perchè ha manchevolezze insite nel numero dei personale,, nella déS--ciente rimunerazione di questo, nella mancanza di locali adeguati e molte volte nella dotazione insufficiéittè ;. dall'altro lato abbiamo invece un'amministrazione centrale di cui si può dire eufemisticamente che non -esiste. Io non riaprirò qui la disputa a> quale dicastero centrale debba più opportunamente essere affidata la direzione degli archivi, non mi dilungherò in vane discussioni a favore det Ministero degli intèrni"- ;e a favore; del Ministero dell'Educazione aazioniate che la rivendica, o alla presidenza dei consiglio dato il carattere generale che interessa tutte le amministrazioni centrali. Io dico che quella che esiste oggi non cor­risponde alio .scopo, diciamo cosi, come organismo e non corrisponde allo scopo neanche come personale. :Àibbiamo un consiglio degli arenivi che è formato in un modo casual, Ben' parlo per gelosia perchè io per molte volte sono stato riconfermato.
li terzo quesito, molto importante, è quello degli archivi privati. Questi sono alla mercè dei detentori. Se i privati detentori se* ne pren­dono cura, i documenti sono custoditi, altrimenti credo che vadano a perdersi senza che lo Stato arrivi in tempo. Recentemente è stata anche ventilata l'idea di una disciplina in materia, la quale, dopo varfilpfro-dificazionii, si è arenata. *
Io dico soltanto -che lo Stato, dopo la guerra vittoriosa, mentre ha avuto la forga, assistito dal diritto,, di rivendicare dall'Austria ne­mica gli atta che gli appartenevano, si è poi trovato impotente a riven­dicare i documenti da privati oppure da enti subordinati allo Stato den­tro il territorio nazionale. Mi pare* iene; la eontraddizione rappresenti nel modo più efficace la situazione anormale in cui ci troviamo. Alberti ha accennato allVpportunita di estendere le conclusioni: io sono d'ac­cordo però col Gallavresi di tenere, distinte le due cose. Osservo che il Capo del Governo, accettando un modesto progetto che gli ho sottoposto due anni fa, mi ha dato assicurazione di occuparsene.