Rassegna storica del Risorgimento

BRESCIA ; CONGRESSI STORICI
anno <1933>   pagina <848>
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848 Atti della Società
cja ad emergere la reale fisionomia del Nostro, manca fin'oggi uno stu­dio complessivo che delinei i rapporti del pensiero di Pisacane con quello degli uomini del Risorgimento e né mostri la reale importanza e fun­zione nella Storia della dazione Italiana.
Il Romano si propone di riprendere e di approfondire le indagini. Egli esamina in questa sua memoria i quattro volumi dei Saggi , non soltanto nel valore storico e documentario che essi hanno' per la com-prensione delle origini ideali della spedizione di Saprij ma anche nel loro significato storico, polititìò e filosofico. Quest'opera infatti può con­siderarsi tra le fondamentali della letteratura democratica del Risorgi­mento. Ispirandosi alla tradizione filosofica napoletana e sopratutto al Vico, al Giannone, al Filangieri, al Pagano il Pisacane nei suoi Saggi sull'Italia arricchiva e corroborava il suo pensiero con l'espe rienza dottrinale del Sismondi e del Romagnosi, e gli dava le note più originali riportandolo nei nuovissimi schemi della letteratura sociali­stica francese, in parte per la diretta influenza esercitata sul suo pen­siero dall'opera del Proudhon, ed in parte per quello del pensiero uto­pistico francese, ed in ispecie del Saintsimonismo e del fourierismo, che egli aveva potuto assorbire a traverso l'influenza culturale del Mazzini, del Cattaneo e del Ferrari.
In ultimo il Romano traccia i lineamenti di una critica generale al pensiero pisacaniano mostrando storicamente quel che di VÌVO e di morto vi è ancora in esso.
Alla viva esposizione del dott. Romano, molto elogiata dal Presi dente e lungamente applaudita dall'assemblea, segue quella della prof. Anna Vera Sacchi, che illustra la vita del proprio avo, il garibaldino Achille Sacchi.
Dopo di lei, la signorina Bice Rizzi di Trento, la valorosa patriota che durante la guerra subì lunga prigionia da parte dell'Austria per la sua indomita italianità fa nna interessante comunicazione sulla fonda­zione del museo del Risorgimento di Trento eh frisale a Cesare Battisti. Ella è vivamente applaudita. (Anche la comunicazione della signorina Rizzi pubblicata nel presente fascicolo).
Chiusa la seduta il Presidente è i Congressisti si sono avviati al­l'Istituto Fascista di Cultura. Ricevuti dal prof, Di San Lazzaro, vice presidente dell'Istituto e Valsoci adunati nella sale .e sulla terrazza, i congressisti si sono raccolti nell'aula maggiore, ove il senv Bonardi. presidente dell'Istituto, ha ringraziato S. E. De Vecchi della visita, af~