Rassegna storica del Risorgimento

BRESCIA ; CONGRESSI STORICI
anno <1933>   pagina <855>
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Atti dallo, o?ivl(i
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itegli industriali che hanno U vanto àH aver dato al Vaese industrie tra le'più attrezzate di Europa; coma negli agriooltorl cJm utilizzando le acque, haamo creato una agricoltura progredita ed in pieno sviluppo.
Itegli uomini preposti alla pubblica amministrazione ohe reggono oon gran de disinteresse e con parsimonia; come negli operai disciplinati nei sindacati che sentono, con lo spirilo di collaborazione, la solidarietà verso i camerali disoccupati secondo la legge umana del Regime.
Non debbo dire a V. E. le nostre aspirazioni, i nostri prooleftkf., VùijjRà avete intravisti con la vostra esperienza di nomo di governo, con it vostro cuore di italiano e di fascista.
Ti prego, EeeeiUnza, di ripetere al Capo la infinita devozione di queste popolazioni eroiche e laboriose.
Calorose approvazioni sottolineano le parole del capo della provin­cia. L'attenzione si fa poi vivissima allorché accenna a parlare il sen. De . Vecchi. Il presidente della assemblea dice:
Quali caratterisUche ha avuto -il nostre congressot la prima è quella di un'intensa vita spirituale e patriottica. Questa vita così intensificata gli è venuta dal clima che ha trovato nella città che ha ospitato questo congresso, clima fervido di amore atta Patria, clima appassionato, clima di dovere, clima di lavoro, clima che dalle piii antiche tradizioni patriottiche trae la linfa per la vita di domani.
Ben ha detto il camerata sen. Salata che questo clima si rivela di per sé in tutte le espressioni della Vita cittadina e si riverbera poi qui nel nostro congresso. Bene ha toccato le corde del nostro spirito il senatore Salata ri­volgendosi alle persone, alle quali in nome di tutto, il popolo di Brescia, va la nostra gratitudine
Il ringraziamento a Brescia va rVbolto a due persone : 0,1 podestà, e io tion aggiungo parola per dargli lode perchè troppo bene e troppo chiaramente ne ha parlato il camerata Salata. Soltanto dirò che egli è una dimostrazione viva del come le antiche, le gloriose tradizioni a nulla possano valere se non sono continuamente rinverdite. Dirò soltanto che per la serietà, pei' la dignità, per la nobiltà con la quale egli ama il suo paese, per la Serietà degli studi che egli ùoMm, egli ha diritto alla nostra gratitudine e alla riconoscenza del suo: paese; ma egli ha diritto alla gratitudine e alla riconoscenza degli italiani per­chè fra gli altri meriti, egli assomma quello di vùeefido soldato della guerra, deeorato M quell'azzurro segno al valore del quale quest'anno si celebra in Torino il centenario.
Gratitudine viva va* al camerata Bonardi, ohe io ricordo appassionato, fervido, solerte accompagnatore dei suoi fanti, dei fanti della sua montagna