Rassegna storica del Risorgimento

BRESCIA ; CONGRESSI STORICI
anno <1933>   pagina <857>
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AtM .fella gamete
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Miie}, òhe aìsogn; railiara dai nastri costumi fasiristi, 2foi dobbiamo soltanto' pensava a quatto tìhe dobbiamo fare, Uvacee detta vóce nostalgica del nonno pausalo pendiamo éiveee alla voce gloriosa .del panunto della storia, perchè ': nostro passato è cronaca e so noi saremo disposti ad affrontare l'avvenire al­lora potrà diventare storia.
Oggi noi non abbiamo ohe da studiare la storta dogli alptft,' fa nostra è solamente cronaca. Oggi abbiamo ipui coca ohe et parla:, è la vogg djìl d,oMts e la voce W. dovere ' sempre domani e mai ierì*
Q.m io vi Mpoj solo quesÌA i ohe sono ancit'io coiivwim Me il domani sia un qualche cosa di miglioro di oggi, ma sono altresì convinto che il prossimo congresso, sa sarà possibile farlo l'anno venlw'o, debba avvenire, nel terri­torio del Mezzogiorno d'Italia. Io sono convinto che alle virtù uvìrabill del Mezzogiorno d'HaMo* cte io ho avuto occasione pia ancora che negli studi pazienti, di apprezzare sui campi di battaglia sia dovuto l'omaggio rispettoso della Società par la storia del Risorgimento e la esaltazione gloriosa quale alla terra del Mezzogiorno dà diHìto la sua formidabile storia* Se ni potrà fare Vanno prossimo, il congresso io ritengo che debba essere fatto nei ier-ritfflfà dell'Italia meridionale.
Ancora un'osservazione, sempre rivolta al camerata Salata, il quale in
tip
questo congresso non è che aota parlato troppo spesso, ma ha portato invece per nostra fortuna molto spesso il contributo della s"a sapienza, della sua esperienza e del suo studio. Ancora uri'osservazione a UL: io lo ringrazio US aver detto tutto quel bene che ha vOVutù dire della mia modesta persona; lo ringrazio anche per la iieiaztene:V~.
Caro camerata Salàtgr* io noti saio un modesto, atft song er.rÌhQm.eM6. immodesto, ma vi dichiaro senalfro ohe questa sua dichiarazione dell'aver stu­diato qualche cosa a questo mondo a me eostava già quaWké anno di Stùdio e di fatica nell'ambiente sereno della famiglia .sia nel lavoro compiuto nella Università), sia nella paziente ricerca ohe, sì, è .dovuta compiere nell'an­teguerra. Ma io comprendo perfettamente l'osservazione còsi cara che egli mi fa. Ad un eerto punto è suonata la diana, la. diana della guerra e allora quando essa è squillata si ò domito ricordare ancora una volta ohe il passato non serve a niente s nm si sa. ujfroatajre. l'avvenire : e aMom questo pavem studioso dette cose delia storia e appassionato allo cose deWarte o della let­teratura o dei gtwet ha dovuto affrontare la guerra considerando niente Vieri perette qualche cosa il domani.
Senonohé a guerra eonoMusa un'altra giiiCrtra si à affacciata ed era la guerra civile : ed allora si é domm- dire ohe ìik gsierm aombaMula sié vampi di battaglia,* in HMm meraviglioso arco doppio tra lo lllfe e mare É