Rassegna storica del Risorgimento

BRESCIA ; CONGRESSI STORICI
anno <1933>   pagina <860>
immagine non disponibile

86<) 4* 4M. MoMifà
II passeggero conosce della rocca solamente il profilo merlato in n-Iievo sulla seta del cielo gardesano: ignora la biblioteca oltremodo pre­ziosa, ignora l'adunata sapientemente distribuita di quadri, di mobili, di stoffe, di stemmi, ignora la cortesia dell 'ospite1 spinta ;a3ìa ereazione di uno squisito appartamento e di una sala di lettura e di studiò m compisca disposizione dello studioso che scende a Lonato. Anche per i congres­sisti, salvo eccezioni da contarsi sulle dita, è stata una rivelazione. Era il dono che il sen. Da Como, forzatamente assente dai lavori della as­semblea testé chiusa, offeriva ai colleglli. Era la tradizione di ospitalità bresciana affermata da un privato, dopo la dimostrazione data nei giorni scorsi dalla intera cittadinanza.
Essi, i colleglli, erano un centinaio. Guidavano il gruppo il sen. Sa­lata, rappresentante di S. E. De Vecchi alla manifestazione, il sen. Bo-nardi, presidente del Sottocomitato bresciano della Società e il podestà conte Lechi il quale come presidente deli'fcenéo ha presentato al sen. Da Como una copia della edizione di dieci esemplari della Miscellanea uscita in questi giorni. Ne facevano parte, fra gli altri, l'on. Griarratana, il conte Martinoni, il comm. Scalfati, il gen. di Breganze, il dott. Scrinai direttore dello civiche raccolte, il prof, lionati e il prof. Torricelli del­l'Ateneo, Angelo Canossi, noti studiosi còme il comand. Almagià, il prof. Antonio Monti, il comm. Crippa, il prof. Ottolini, il prof. Ghisal-berti, il dott. Spellanzon, .il col. Tullio Urangia Tazzoli, il prof. Gius-sani, il prof. Codignola, la prof. Tullia Franai, la prof. Del Piano, l'avv. Luigi Re* i rotariani comm. Wuhrer, cav. Marzoli ed altri. Dopo aver ascoltato dal dott. Zadei una rapida ma utile illustrazione del luogo e degli edifici, improvvisata sulla soglia della ammirevole dimora, i con­gressisti hanno visitato la casa degli studiosi, le varie sale della biblio­teca e i giardini ammirando quel tanto. M panorama stupendo che la foschia della mattinata consentiva di intravedere. Dopo il rinfresco, al­lestito e servito con signorilità degna della casa, essi hanno tenuto ad esprimere il loro animo all'ospite attraverso la parola del sen. Salata. Questi ha detto grazie non soltanto in nome della Società, ma in nome ancora della cultura italiana al sen. Da Como e alla compagna che di­vide con lui la vita e le cure per gli studi. Ha formulato i migliori voti ad multos annos , affermando che tutti attendono da lui nuove prove e nuove opere. Il sen. Da Gonio ha risposto con espressioni òhe deno­tavano una profonda commozione.
Ripreso il cammino la comitiva distribuita su automobili e su auto­bus, ha raggiunto la torre di San Martino. I congressisti sono saliti fino alla sommità della imponente costruzione commemorativa, quindi nel.